Blade: giorni diversi
Data: 22/04/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... sussurra a Flux. Eravamo stati condotti sin lì dalle prigioni nel silenzio più totale. Uno dei soldati mi guardò e sorrise. -Per voi, penso che anche mezza sarà più che sufficiente.-, disse. Non capivo cos’avessero da farsi tanto fighi: anche loro correvano quel rischio. Forse c’erano abituati e non ci facevano più caso. Ci fermammo davanti a delle porte in legno. Furono aperte dall’interno. Due soldati ci spinsero dentro. -In ginocchio!-, esclamò uno dei due. “Nei tuoi sogni”, pensai io. Ma acconsentii, e così fece Flux. Non eravamo giunti sin lì per tornare in cella in attesa di morire. -Alzatevi.-, la voce apparteneva a una donna. Una dai tratti indefinibili, occhi neri e capelli altrettanto scuri. Vestiva un abito che sicuramente costava più del mio affitto annuale ed esprimeva una totale e assoluta sicurezza di sé, oltre ad essere assolutamente impassibile. Io e la mia compagna perdemmo un istante. La Tigre! Ero al cospetto di una dannatissima leggenda. -Quando vi hanno catturato credevo foste solo una seccatura ma ora, la vostra mandante mi ha informata della situazione. Melchor é un leone travestito da agnello. Ho sempre creduto sarebbe stato più saggio di così. Tentare di prendere il mio trono implica un enorme coraggio oltre che una grande capacità di pianificazione.-. Io e Flux tacevamo. Stavamo pensando la stessa identica cosa, domandandoci se fosse possibile essere tanto fortunati. -Melchor possiede entrambe? Forse. Oppure é semplicemente folle. Comunque, Zhara ...
... al-Jilani mi ha detto del suo piano e credo sia molto meglio colpire per primi. Quello che sta progettando é pura follia e che funzioni o meno vedrà Madripoor sprofondare in un abisso di pazzia e morte. Non intendo permetterlo.-, continuò la Tigre, -E per impedirlo, avrò bisogno assoluto di voi.-.
Quella era un ottima notizia. Era ora di estrarre gli assi nella manica. Annuimmo quasi in contemporanea. -Sappiamo dove si trova il covo di Melchor.-, disse Flux. -Tu sei Flux, vero?-, chiese la Tigre tagliando la nera con lo sguardo. La giovane annuì. -Uhm, diciamo che considererò la tua collaborazione come una pena sufficiente per riparare ai danni causati.-, decretò la donna, evidentemente memore delle azioni di Flux precedenti alla nostra visita a Madripoor. -Ti ringrazio.-, disse la nera con un leggero inchino. -Già… Aspetta a farlo. Vi aspetta un viaggio all’inferno, temo.-, disse la Tigre. -E nel passato.-, dissi, -La base di Melchor é in una vecchia miniera del 1800, la Golden Cave.-. -Melchor é un idiota.-, disse la padrona di Madripoor mentre attivava un proiettore. Sulla parete si materializzò la mappa fisica di Madripoor. La zona della miniera era poco distante dalla costa. Un posto fuori mano ma comunque noto. Non così idiota, considerando che nessuno avrebbe mai sospettato di quel posto. -La miniera é un cenote con vari piani in cui si estraeva l’oro.-, spiegò la donna mentre mostrava uno spaccato della miniera. Un profondo pozzo principale faceva seguito a diverse ...