1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovevo accelerare i tempi, sarebbe potuto entrare qualcuno: o Lo senti? o Certo.. senti che bello duro.. quanto mi fa godere questo cazzo.. o Sei una maiala.. non posso stare senza scoparti. o Uhmmm… così mi ecciti.. Dai spingi forte che sto venendo.. uh.. uhmmmmm.. o Sei già venuta? Ti scoperei per tutta la sera… o Dai.. vieni.. ero super eccitata. o Toccami le palle…. Brava così… Dani veng….. cazzo… (Lo estrassi venendole sulle natiche). Ci ricomponemmo ancora un po’ eccitati, prima di uscire dal bagno turco ci limonammo, mi disse che sarebbe andata in bagno a ricomporsi. Fu un amplesso veloce, ma estremamente erotico. Rimanemmo un altro paio d’ore, quando fummo tutti stanchi decidemmo di tornare a casa, nessuno aveva voglia di mangiare e ci ritirammo nelle proprie camere. Sofia aveva un occhietto strano, prima di venire a letto si recò in bagno, il mio appetito sessuale non era stato colmato da Daniela, così decisi di farmi trovare nudo nel letto. Tornata, fece il giro del letto e quando alzò le coperte per entrare, vide già il mio pene eretto: o Amore… il tuo amico mi sembra sull’attenti. o Sembra anche a me… cosa ne pensi? o Mi toccherà aiutarlo, altrimenti poverino farà brutti sogni. (Scoppiando a ridere). Anche lei era molto eccitata, non tardò a scendere sotto le coperte ed a prendermelo in bocca, cominciò leccandomi la cappella, per poi passare ai testicoli ed a masturbarmi sempre con maggior insistenza, quando fece capolino dalle lenzuola per baciarmi, le misi ...
    ... una mano dentro al pigiama ed indirizzai un dito dentro la sua fessura, emise un gridolino di piacere: o Avevi voglia, stronzetta… o Uhmmm.. non sarei riuscita ad aspettare domani sera. Dai ora scendi tu a mangiarmela…. Voglio che mi fai venire.. Non doveva di certo ripetermelo, che mi tuffai sotto le coperte, liberandola dei pantaloni; dopo un leggero lavoro di lingua, mi ritrovai senza coperta sulla testa, ci aveva liberati e con le mani mi spostava dove provava più libidine. o Scopami… vieni qua cazzone, voglio che mi trombi… Portai il mio membro all’imboccatura e lo spinsi dentro e cominciammo un andirivieni molto ritmato, sottolineato dai sui apprezzamenti verbali. o Sofia girati.. voglio scoparti a pecorina.. o Sì amore… La girai e scesi dal letto per infilarmi nuovamente dentro e riprendere il ritmo, lo sentivo bello turgido e lontano dall’orgasmo: o Amore così.. toccami un seno, sto per venire… Dai.. più forte… che bello… così.. o Sì… dai…. Amore mio… dimmi che stai per venire… o Amore.. Amore.. (Appoggiò la testa al materasso, emanando un sibilo. Ma non sei ancora venuto?? o Eh.. no.. o Io sono stanchissima… Ci rimettemmo nella posizione del missionario e ripresi un ritmo più lento, quando la sua mano mi avvolse le palle, ed iniziò a massaggiarmele: o Sei una stronza.. o Ti piace… vero? o Lo sai che mi fa impazzire.. o Dai.. allora vieni… voglio che sborri… o Vuoi vedermi sborrare… o Voglio che mi vieni dentro… La sua mano mi stava portando verso l’orgasmo ed allora ...
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