Come una vita può cambiare
Data: 19/04/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu
... porcate nell’orecchio; tra le dita che si muovevano delicatamente e i sussurri, stava gradendo molto. Ad un tratto sentimmo aprirsi una porta, lei si divincolò facendomi uscire e si diresse verso il frigo aprendolo, rimanemmo ancora qualche secondo paralizzati, fino a quando uno dei nostri compagni entrò in bagno e chiuse a chiave: o Meglio fermarsi qua, mi sono spaventata… o Adesso ti sei spaventata…. Pure io un sacco, pensavo scendesse tuo marito o peggio ancora Sofia. o Bevi un bicchiere d’acqua? Che poi saliamo. o Forse è meglio. Appoggiammo i bicchieri nel lavello, e salimmo la scala, non persi l’occasione prima di arrivare davanti alla sua camera (controllando prima che non vi fosse nessuno nel corridoio) di darle uno schiaffo sul culo; lei si girò sorridendomi e scomparendo in camera. Quando entrai trovai la mia Sofia sul letto intenta a leggere “ci hai messo un sacco, c’era tanto freddo fuori? Sono stanca morta non vedo l’ora di dormire”, in realtà io avrei fatto ben altro, ma il weekend era ancora lungo, ci sarebbe stato tutto il tempo. Prima di addormentarci mi disse che il fine settimana era partito ben oltre alle sue aspettative, Federico è un bell’uomo, un po’ taciturno all’inizio, ma nel proseguimento della stessa è divenuto molto simpatico e gioviale, così le chiesi cosa ne pensasse di Daniela. Mi raccontò che durante l’iniziale visita della casa era stata piena di attenzioni e complimenti, non avremo dovuto disturbarci a prendere il dolce, era molto felice ...
... avessimo accettato, siamo una bellissima coppia, in ufficio tu parli sempre di me e altre cose di questo tipo, francamente mi ha messo subito a mio agio. “Poi devo ammettere è veramente una bella donna, me l’avevi descritta, ma non immaginavo così tanto, forse dovrei cominciare ad essere gelosa, preferirei lavorassi con il marito”. Cercai di mettere subito una pezza a questa idea malsana, dicendole che io ho occhi solo per lei, per fortuna si mise a ridere, mi baciò e si girò per addormentarsi. Stavo faticando ad addormentarmi, ero ancora su giri per quanto successo al piano di sotto, quando udii degli urletti provenire dalla camera padronale, non potevo sbagliarmi, per ovvi motivi, devo ammettere che mi salì un po’ di invidia, con una puntina di gelosia; mi girai dall’altra parte alla ricerca di un sonno ristoratore.
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Ci svegliammo e scendemmo, trovammo i due coniugi intenti a fare colazione, ci salutarono e ci chiesero cosa volessimo tra caffè e the. Era prima mattina quindi non parlavamo molto, gli unici rumori proveniva dalle fette biscottate e dalla macchinetta del caffè. Federico era già salito per rispondere ad una telefonata di lavoro, anche Sofia si allontanò per andare in bagno: o Allora ieri sera ti sei data da fare? o Ci ha sentito…. o Oramai ti posso riconoscere attraverso i muri. o Quando sono entrata in camera non ne aveva voglia. Ovviamente.. Allora mi sono spogliata completamente, sono entrata sotto le coperte ...