1. LA FATA DI FERRO


    Data: 15/04/2022, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... china sul divano.
    
    Le braccia incrociate sotto la testa che veniva schiacciata contro la spalliera ad ogni pressione.
    
    Le ginocchia a terra, poggiate su un plaid, erano divaricate.
    
    Il culetto le faceva ancora male. Era solo da poco che lo prendeva nel piccolo buco dell’ano, ma non si sottraeva.
    
    Aveva fatto tanto per convincere Flora a incularla, dopo che lei, la piccola Nicòle, le martoriava da anni ogni foro con quel membro di gomma, grosso e spesso, che tanto le piaceva indossare; lo montava come una mutandina, grazie alla cintura di pelle su cui era innestato … poi abusava della sua maestra senza pietà.
    
    Flora prendeva tutto da lei, senza battere ciglio, ma diventava attenta e severa quando si trattava di usare il corpo di Nicòle per il suo piacere.
    
    Così ci aveva impiegato del tempo per farsi leccare la figa fino a venirle copiosamente in bocca e addirittura più di un anno per possederla da dietro.
    
    Ecco perché Nicòle subiva senza lamentarsi le penetrazioni costanti e feroci della sua matrona.
    
    Il grosso fallo penetrava e stantuffava tra le natiche, mentre con la mano libera, Flora le picchiettava la fessura ... in breve sarebbe arrivato l’orgasmo tanto atteso.
    
    Quando finirono di fare, abbracciate sul divano e sfinite dalle emozioni, Nicòle manifestò tutto il suo disappunto:
    
    - Ma insomma … è bellissimo farlo, ma perché non posso averlo anche davanti? Sono una donna ormai. –
    
    Flora sogghignava divertita: e le rimostranze della ragazza divenivano ...
    ... sempre più accese …
    
    - Piccola mia, ma tu ti senti pronta? Sei decisa? – le chiese inutilmente – Lo sai che la verginità è qualcosa che una volta perduta non potrà mai tornare! – continuò materna – Se la perdi non puoi più riacquistarla? Ci hai pensato bene? Lo vuoi davvero?–
    
    - Uff … ancora con queste sciocche storie? – sbottò Nicòle – io ti amo e voglio farlo con te. Cosa dici sempre? Va fatto con amore! – alzò la voce – Ecco io lo voglio fare … con amore e con te. Punto! -
    
    Flora le accarezzò i capelli e la fissò negli occhi intensamente; in quei momenti sembrava volesse scavare dentro la giovane, per capire davvero cosa provasse.
    
    Poi con occhio scaltro disse: - E va bene, ma ti ci vuole un uomo … un ragazzo! Non esiste perdere la verginità con un cazzo di gomma. Dovrà essere un evento … un piacere indimenticabile. – poi rivolta a Nicòle – Ma pensaci bene … non ce l’hai un bel ragazzo che ti corteggia? Fallo con lui, no? – disse con malcelata furbizia. Sapeva perfettamente che la giovane dipendeva totalmente da lei, anima e corpo.
    
    - No … non mi interessano! Non li voglio. Voglio essere tua: stop! –
    
    - Vai a fare la doccia, amore … dopo ti faccio vedere una cosa. –
    
    Ma poi telefonò la madre di Nicòle per portarla con sé per una commissione e il discorso si rimase in sospeso.
    
    Pochi giorni dopo, Flora, subito dopo colazione invitò Nicòle a sedersi sul divano per farle vedere qualcosa alla TV. Fece partire un filmato e poi si sedette al fianco di lei senza ...
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