Champagne e cazzo per i 18 anni di Valentina
Data: 12/04/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Bellini d'Inverno, Fonte: EroticiRacconti
... sua figa, per poi leccarlo a partire dalla sue chiappe morbide, arrivando nuovamente a soffermarmi sulla sua figa. Valentina a quel punto era un gemito continuo. "Ficcamelo dentro ti prego che non resisto più!" ansimò lei.
Lasciandola in quella posizione mi alleggerii dei pantoli e delle mutande e, infilato il preservativo, mi apprestai a penetrarla.
Diedi un colpo secco che la fece restare senza fiato, per quanto non ebbi problemi a scivolare dentro di lei visto quanto era bagnata. Andai avanti per un quarto d'ora buono, aumentando il ritmo col passare dei minuti e dando delle sonore pacche sulle sue chiappe, che ondeggiavano sonore mentre lei danzava sul mio cazzo. Valentina gridava di piacere: "Dai continua così. Spaccami. Aprimi", era solo alcune delle cose che urlava. A quel punto le afferrai i capelli per farla alzare leggermente dal tavolo.
"Scopami!" le intimai.
Lei cominciò allora a fare avanti e indietro con quel suo culo soave, facendo scivolare la sua figa sul mio pene.
Dopo qualche minuto avvertii le sue gambe che tremavano, mentre lei si lasciava andare in avanti. Era venuta. Lasciai che si appoggiasse sul tavolo qualche istante e poi le dissi con tono perentorio: "Non mi sembrava di averti autorizzato a venire. Adesso dovrai pagare le conseguenze di non avermi chiesto il permesso".
"Puniscimi come meglio credi" mi rispose lei ancora ansimante dal tavolo.
La feci tirare su e la spogliai con foga, strappandole letteralmente di dosso il ...
... vestito.
"E cosa mi metto per rientrare a casa?" protestò lei.
"Non è un problema mio" risposi, prendendola con decisione e portandola con le spalle al muro. A quel punto le feci divaricare le gambe quanto bastava per entrare dentro di lei e iniziai a scoparla lì in piedi. Nel frattempo mi occupai di toglierle il reggiseno: si trattava di un balconcino di pizzo nero semitrasparente, che non lasciava nulla alla fantasia e mostrava già completamente il suo seno incredibile. Continuando a scoparla le strizzavo e leccavo le bellissime tette, soffermandomi con particolare attenzione a torturarle i capezzoli che erano turgidi più che mai.
Valentina era tornata a gemere: "Dai che mi stai facendo venire di nuovo..."
"Non azzardarti a farlo senza il mio permesso" le ordinai staccandomi da lei "Adesso mettiti per terra a quattro zampe".
Lei non se lo fece ripetere. Iniziammo a scopare in quella posizione, mentre continuavo a palpare il suo prosperoso seno.
Dopo qualche minuto lei iniziò a chiedere ansimando: "Posso venire? Ti prego, non resisto più. Fammi venire"
"Va bene puttanella che è stata senza mutande tutta la sera, puoi venire", risposi aumentando il ritmo. Con un grido venne di nuovo.
A quel punto la feci girare e mettere in ginocchio davanti al mio cazzo e le chiesi mentre glielo sbattacchiavo sulle guance: "Lo vuoi?"
"Assolutamente " rispose.
"Implorami allora!"
Rimase un attimo interdetta e poi, restando al gioco, sfoggiò i suoi più imploranti ...