1. Champagne e cazzo per i 18 anni di Valentina


    Data: 12/04/2022, Categorie: Etero Autore: Bellini d'Inverno, Fonte: EroticiRacconti

    ... vieni a scoprirlo da solo?" interloquì lei avvicinandosi e baciandomi con passione. Sentii la sua lingua dolce e sensuale che si muoveva accarezzando la mia. Nella bocca mi esplose un insieme di sapori: il dolce del suo lucidalabbra, l'aspro frizzante dello champagne e un vago retrogusto della panna di cui era fatta la torta.
    
    Mentre la baciavo lasciai scorrere le mie mani sul suo corpo: lungo la sua schiena, sui suoi fianchi morbidi e poi giù fin sotto la gonna. Nell'alzarle la parte finale del vestito mi resi conto che non indossava le mutande: potevo sentire il contatto diretto delle mie mani con la pelle del suo sedere, che era morbido e ben fatto.
    
    "È tutta la sera che sei senza mutande?" chiesi con veemenza, staccandomi temporaneamente dalle sue labbre e guardandola dritta negli occhi.
    
    "La cosa ti farebbe eccitare?" domandò lei di rimando, mettendomi la mano sul pacco che ormai era duro come il marmo e la cui consistenza si poteva sentire anche attraverso i pantaloni.
    
    Visto come reagiva e la sfrontatezza con cui si atteggiava, decisi di cambiare registro. Spostai una delle due mani dal suo sedere alla sua figa, che era umida e con una peluria rada e ben curata, e con l'altra mano andai ad afferrarle i capelli, che strinsi forte avvicinando il suo capo al mio.
    
    "Quindi hai fatto la troietta tutta la sera, lasciando a tutti la possibilità di vederti la sotto?"
    
    "Dipende" disse lei senza essere intimidita dal mio atteggiamento, ma sembrando piuttosto ...
    ... divertita "Quanto vorresti che fossi troia?"
    
    Detto questo si avvicinò il dildo alla figa mettendomelo in mano. Iniziai a farlo andare su e giù mentre la baciavo e ascoltavo eccitato i suoi gemiti: più proseguivo nel masturbarla, più la sentivo gemere di piacere e avvertivo sempre di più i suoi umori scorrere dalla mia mano lungo il mio polso. Anche lei non era rimasta con le mani in mano, ma mi aveva slacciato i pantaloni e mi stava segando con veemenza.
    
    Dopo qualche minuto di masturbarzione reciproca, lei si staccò da me e, lasciandosi il dildo nella figa, si mise in ginocchio e inizio a baciare il mio cazzo con passione. Faceva passare la lingua lungo tutta l'asta, dalla cappella alle palle e ritorno. A quel punto guardandomi negli occhi tra una leccata e l'altra mi chiese di versarle e porgerle un bicchiere di champagne. Lo feci e lei, dopo averne preso un sorso, pucciò il mio cazzo nel bicchiere, per poi farlo sparire in bocca. Ripetè quest'operazione alcune volte, dando luogo ad un pompino straordinario. Sul mio pene si alternavano la sensazione del fresco-frizzante dello champagne e il caldo, umido e accogliente della sua bocca.
    
    Quando ebbe praticamente finito il bicchiere la feci alzare, la voltai e, prendendola per una spalla, la abbasai a novanta su un tavolo. Alzata la gonna e tolto il dildo inizia a leccarle la figa. Era già piena di umori agri e pungenti. Decisi di godermi anche io un po' di champagne e, presa la bottiglia, la feci colare sul suo sedere e sulla ...