I ragazzi dei giornali
Data: 06/04/2022,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
I profondi occhi marroni di Alberto guardarono fuori del finestrino dell’autobus, gli scuri capelli arruffati tra la sua testa ed il vetro macchiato. Era stata una lunga giornata e lo aspettava la consegna dei giornali.
"Voglio solo andare a casa", pensò.
Il rumore sull'autobus era incredibile, probabilmente perché stava avvicinandosi la fine di maggio e tutti erano pronti per l’estate. Il rumore era soppratutto nella parte anteriore dell'autobus ed Alberto era veramente felice di essere dell’ultimo anno e poter sedere in fondo.
Quando l'autobus rallentò per la sua fermata, si mise sulle spalle lo zaino e si incamminò verso la parte anteriore mentre l'autobus era ancora in moto. La porta si aprì cigolando e lui scese mentre il conducente lo sgridava.
L'autobus ripartì lentamente ed Alberto si incamminò verso la casa di Giorgio dove i giornali venivano portati in fasci per essere portati porta a porta. Giorgio abitava nella sua stessa via, aveva la sua stessa età ed ambedue avevano fatto domanda per quel lavoro di consegna. Erano stati presi e si erano divisi il quartiere.
Girò l’angolo del garage, in modo da non essere visto dalla strada, aprì lo zaino e ne tolse un paio di jeans ed una t-shirt. Si sbottonò la camicia bianca e la gettò a terra con dispetto. Prese la vecchia maglietta che era stata bianca quando era stata nuova, infilò le braccia nelle maniche e se la infilò dalla testa. Vedendo come l’aria fresca aveva fatto indurire i suoi delicati capezzoli ...
... marroni, mormorò sarcasticamente fra di sè: "Sì, sta proprio arrivando l’estate."
Calciò via i mocassini e, assicurandosi di non essere osservato, slacciò rapidamente la cintura e lasciò scivolare i pantaloni alle caviglie.
Nonostante fosse più scuro della maggior parte delle persone, non c’era traccia del sole dell’ultima estate. Nessuna linea di abbronzatura era visibile lungo le gambe lisce che avevano solo pochi peli dorati e corti, o sulle cosce morbide che scomparivano nella mutande bianche nascoste in parte dalla parte inferiore della t-shirt. Per questo si era cambiato prima la camicia; la camicia non copriva abbastanza le sue regioni.
Quando si chinò per mettere una gamba nei jeans, mettendo in mostra inavvertitamente il piccolo culo sodo coperto solamente dalle sottili mutande, una voce lo spaventò.
"Che bello spettacolo di strip!"
Era Giorgio che si era avvicinato silenziosamente. Alberto si infilò negli stretti jeans il più rapidamente possibile, li abbottonò, e si girò verso il suo amico.
Giorgio era più alto di Alberto di dieci centimetri buoni, ma in parte a causa dello sport che praticava, aveva una figura più sottile con meno curve arrotondate e più angoli acuti. I capelli erano biondo paglia; sotto, i brillanti occhi blu splendevano e le sue labbra, piene e rosse in contrasto con la sua pelle pallida, erano piegate in un sorriso.
"Non è colpa mia se devo portare quei vestiti di merda" Disse Alberto arrossendo come se fosse stato visto ...