1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 23


    Data: 03/04/2022, Categorie: Cuckold Etero Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... bene e non voglio parlarne più…”. Si mise a messaggiare con Paolo mentre facevo colazione, disse che sarebbe arrivato nel tardo pomeriggio, avrebbe dormito nella sua stanza e domenica sera sarebbe tornato a casa. Voleva andare a cena in un ristorante in collina vicino a casa nostra, Carla glielo aveva suggerito, telefonò per prenotare, nel frattempo avevo finito, era in mutandine e reggiseno sul letto, il cazzo mi pulsava, le accarezzai una gamba mentre stava parlando con il ristorante, mi guardò sorridente, passai le mani sulla sua figa, sulla pancia e sulle tette, quando riagganciò disse con tono divertito: – “Cosa vorresti fare?”; – “Niente…”; – “Ho le mie cose lo sai…”; – “E allora?”; – “E se non avessi voglia?”; – “Impossibile, tu hai sempre voglia…”. Saltò di scatto sedendosi su di me, mi baciò con passione leccandomi il petto, si slacciò il reggiseno gettandolo a terra e disse: – “Hai ragione…”. Passò a leccarmi nuovamente il petto, poi la pancia, scese sulle gambe ed i piedi soffermandosi a lungo, ansimava come suo solito eccitata, leccò il cazzo da sopra le mutande mordicchiandolo, le sfilò piano piano prendendosi la cappella in bocca e leccandola delicatamente: – “Mi piace il cazzo di prima mattina…”. Il pompino da antologia che seguì subito dopo mi tolse il fiato, non voleva essere sfiorata, si dedicava interamente a me e lo faceva con la solita passione travolgente, molto tempo dopo tornò a sedersi su di me baciandomi a lungo, era stata così brava che ero quasi ...
    ... al limite, mi guardò negli occhi e sussurrò: – “Non devi venire adesso, è troppo presto…”; – “Non te lo garantisco, è colpa tua, sei troppo brava…”; – “Tu vieni quando lo decido io ok?”; – “E’ una parola…”. Spostò le mutandine di lato e lo accompagnò delicatamente nel culo, era caldo e stretto, non era stato preparato quindi l’attrito era notevole: – “Così durerò due minuti…”; – “Ti ho detto che non puoi venire, stringi i denti…”. Cominciò a roteare il culo lasciandolo tutto dentro, stringeva le chiappe, lo faceva con forza, era bellissimo, poi nuovamente sussurrò: – “Non devi venire adesso, è troppo presto…”; Stringevo i denti per non esploderle dentro, mi vedeva in difficoltà e mi dava il giusto respiro senza farmi cedere, sembrava avesse il controllo sul mio membro, alternava soste prolungate per poi riprendere quella sensualissima danza, spostò le mutande di lato e cominciò a sgrillettarsi: – “Prima devo venire io capito?”. Appoggiò i piedi sul materasso alzandosi il più possibile per sgrillettarsi meglio, lo faceva ansimando e accarezzandosi le tette con l’altra mano, il suo sguardo era fisso su di me, sudavo come una bestia per non venire, non potevo, poco dopo per fortuna ebbe l’orgasmo: – “Ohhh siii, eccolo stai fermo non venire!!!”. Restando ferma si mise entrambe le mani sulle tette alzandosele verso la bocca e leccandosele con foga, era meraviglioso vederla così, le mutandine erano bagnatissime, il suo clitoride gonfio come se avessimo appena finito di scopare, ero ...
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