1. Tess e lo Psicopatico


    Data: 16/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... leggeva con una certa fatica. Gli spiegò di andare sul retro e prendere il montacarichi. Ci andò, parcheggiò, tirò giù il carrello con la cassa e prese il montacarichi. Stava sudando, nonostante la giornata rigida. Ora era nel corridoio del primo piano, molta penombra e luci tenui, una spessa moquette per terra. Sapeva che era pazzo a compiere un rapimento in un paese che non conosceva. Sapeva che rischiava anche la pena di morte se le cose fossero andate male, ma sapeva che stava male se non otteneva quello che voleva, molto male. Conclusione: doveva rischiare. Bussò alla prima porta, non rispose nessuno, aprì e vide che non c’era nessuno. Alla porta successiva rispose qualcuno che stava dormendo e che poi, strascicando i piedi, venne alla porta. Lui vide una bella mulatta dentro una vestaglia. – Scusi ho sbagliato – rispose in inglese. La mulatta lo riempì di insulti a voce alta, ma non gridò e soprattutto non diede nessun allarme, ritornò a dormire. Poi da una porta uscì una bionda, atletica, ma molto bella, lui ancora non capiva se erano donne o trans, dovette fare mente locale, quello era un locale esclusivamente di trans, quindi quella era una trans. Si avvicinò alla bionda sorridendo e chiese dove era la camera della signorina Tess. L’altra rispose sempre sorridendo e senza chiedersi che ci faceva quello lì a quel piano, a quell’ora, in cui le ragazze riposavano. – Stanza 111 – e se ne andò imboccando le scale come un treno. Si asciugò la fronte e poi spinse il ...
    ... carrello verso la 111. Tess venne ad aprire immediatamente ed in un attimo perse i sensi cadendo all’indietro in camera, lui la sorresse in modo che la caduta non fosse rovinosa, la spessa moquette aiutò. Poi la spostò dalla porta e spinse il carrello dentro. L’etere aveva un effetto immediato e lui ea troppo forte perché lei potesse scappare o divincolarsi. Non era riuscita ad emettere neanche un urletto. Lui la guardò un attimo, indossava solo una vestaglietta ed era bellissima. Poi l’ignorò, non poteva farsi distrare. Aveva tempo, ma doveva stare attento. Aprì la cassa e ve la adagiò dentro. Poi aprì il suo guardaroba e ci buttò dentro i primi vestiti e la biancheria che trovò e delle scarpe, e anche un cappotto. Richiuse la cassa e la rimise sul carrello. Indossava guanti e cercava di non toccare niente. Sudava come un maiale, ma pensava che il più era fatto. Rifece la strada dell’andata e non vide nessuno. Cinque minuti dopo era fuori e guidava verso il parcheggio in cui aveva lasciato il camper. Lì depositò la ragazza, dormiva ancora, ma lui la legò e l’imbavagliò a dovere, poi prese il furgone per riportarlo all’autonoleggio. Non era distante, ma lui fece un giro largo e durante la strada si liberò della cassa. Ritornò al camper due ore dopo.
    
    Se ne accorsero due ore dopo anche nel bordello e ci misero più di altre due ore per capire quello che era successo. Dapprima avevano pensato che era scappata. Morgana aveva un diavolo per capello, ed erano tanti, il suo uomo, un nero ...
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