1. Tess e lo Psicopatico


    Data: 16/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... Poi si distese sul letto e cercò di riflettere. Aveva visto come funzionava, all’inizio della serata lei serviva ai tavoli e poi ballava, quindi andava con i clienti. Il piano lentamente prese forma. Mise a punto gli ultimi dettagli e poi si addormentò, non aveva neanche cenato, solo quel whisky, ma quando era in quello stato i bisogni primari diventavano altri. Sapeva di rischiare, ma l’aveva fatto più volte ed era andata sempre liscia. Neanche il pensiero che si trovasse in un paese straniero e che per quei delitti rischiava persino la pena di morte lo poteva far desistere.
    
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    Aveva elaborato un piano diverso da quello iniziale. Non poteva rapirla la sera quando era nel salone. Come poteva fare con tutta quella gente che la circondava e la bramava? Non poteva rapirla neanche se andava in bagno, anche lì c’era troppa gente e poi chi poteva dirlo che sarebbe andata in bagno? E non poteva rapirla neanche seguendola quando con un cliente fosse andata di sopra. Sia le scale che l’ascensore erano sorvegliati da uomini grossi almeno quanto lui che facevano passare solo le ragazze con i loro clienti.
    
    Si presentò a metà pomeriggio con un carrello e dentro il carrello una cassa di quasi due metri di lunghezza, gli altri lati erano di circa mezzo metro. Aveva noleggiato un furgone, ...
    ... sopra ci aveva scritto con adesivi: furniture factory. Il suo inglese non era male, ma non sarebbe mai riuscito a farsi passare per americano. Ora sperava di avere tanta fortuna, le cose che potevano andare storte erano innumerevoli, compreso il fatto che poteva non trovarla. Indossava un pesante giaccone, un cappellino che gli copriva una parte del volto e degli occhiali scuri, aveva trovato anche un paio di baffi posticci e guanti di lavoro. All’ingresso del complesso fu fermato dalla sicurezza. Disse che doveva consegnare un mobile alla stanza 107 del primo piano. Sapeva che lì stavano le ragazze, anche se non sapeva quale era quella di Tess. La sera prima aveva visto che l’ascensore si era fermato al primo piano, ma naturalmente non sapeva in quale stanza poi Tess aveva portato il suo cliente. L’uomo al cancello, era perplesso, nessuno lo aveva avvisato, ma non era la prima volta che succedeva. Quel posto era letteralmente un casino. La sicurezza funzionava davvero solo la sera, quando arrivavano i clienti. Durante il giorno era un via vai incontrollabile. Volle vedere il documento di consegna. Lui gli fece vedere un foglio, nella sua vita per il suo lavoro, ne aveva compilati tanti, certo, qui c’era la lingua che lo poteva fregare, rispetto a quello che aveva scritto e rispetto a come parlava. Ma sapeva che in quella parte d’America c’era un’infinità di immigrati che lavoravano e parlavano l’inglese peggio di lui. Anche quello che sorvegliava il cancello era un immigrato e ...
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