La lunga notte – cap. 11
Data: 30/03/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu
... piglia. Vero?” Capisco che vuole una risposta “Si, mi piace farmi scopare.” dico con voce roca sorridendo, mentre la sua mano preme nuovamente sulla mia nuca per farmi ingoiare ancora il suo cazzo. Andrea abbandona la mia fica, capisco dove sta per entrare, con le due mani allargo le natiche per agevolare l’ingresso. Sento la cappella che si appoggia sull’ano, poi le sue mani mi prendono per i fianchi tirandomi a se. Lento, inesorabile, lo sento che mi entra nel culo con una unica spinta. Capisco che è tutto dentro di me quando sento il suo bacino contro le chiappe. Sempre con un movimento maestoso si ritrae fino a lasciare imbucata solo la punta della cappella, poi le mani tirano il mio bacino e sento l’intestino riempirsi di nuovo. Intanto continuo il lavorio con le labbra e la lingua sulla cappella di Francesco, poi affondo fino alla base dell’uccello. Ogni quattro o cinque colpi mi trattiene la testa muovendomi il cazzo nella gola. Andrea accelera il ritmo, poi si rivolge all’amico: “Francesco, dammela, che voglio sborrarle in bocca”. Francesco mi prende per i capelli tirandomi su la testa. Guardandomi negli occhi mi sorride beffardo e mi dice “Su, da brava, fai un bel lavoro al nostro amico Andrea, che ha bisogno di una troia come te”. Mi volto di nuovo, guardo Andrea, poi abbasso la testa aprendo la bocca al suo cazzo. Scendo lentamente sull’asta e la cappella scivola sula lingua, sul palato, nella gola, poi indietro con un movimento lento. Poi ancora e ancora. Intanto ...
... Francesco mi prende per il bacino, con una manata mi sposta una gamba facendomi allargare le cosce, un ginocchio sul sedile e uno sul tappetino. La mia fica umida è pronta, sento la cappella che si appoggia tra le sue labbra e si fa spazio dentro di me, comincia a pomparmi dentro le viscere in fiamme per il desiderio. È una merda, lo vorrei morto, ma intanto la mia testa è piena delle sensazioni di questi due cazzi che mi impalano tra bocca e fica. Chiudo gli occhi e l’azzurro mi viene incontro. L’azzurro degli occhi di Dasho, in cui mi perdo ancora una volta, accelero con la bocca sull’asta di Andrea e con il bacino spingo su quella di Francesco, mi sto perdendo nell’orgasmo imminente, cerco solo il loro piacere e il primo fiotto mi inonda la gola, mentre le mani di Andrea bloccano la mia testa, sento le pulsazioni, una, due, tre, quattro. Ingoio tutto, il rantolo di Andrea copre il mugolio del mio orgasmo, mentre le contrazioni della mia vagina danno l’ultima spinta al cazzo di Francesco che si svuota a sua volta dentro di me. Si accascia stremato sulla mia schiena, mentre la mia bocca è ancora piena del cazzo di Andrea. Istanti interminabili, segnati dalle contrazioni della mia fica che munge gli ultimi conati di sperma di Francesco. Poi i due si staccano, tirano il fiato e scherzano su di me. “Pensa se si potesse fare veramente con Angela” dice Andrea, mentre Francesco mi guarda pensieroso e poi dice “Chissà…” un brivido mi corre lungo la schiena. Ci rivestiamo, Francesco ...