La lunga notte – cap. 11
Data: 30/03/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu
Cap. 11
“Allora, sei contenta che ti porto qualche cliente? Io quando posso aiutare le amiche non mi tiro certo indietro!” Ha un sorriso cattivo Francesco nello specchietto mentre mi guarda. Andrea si volta verso di me, mi squadra, mi soppesa “è incredibile – dice senza staccarmi gli occhi di dosso – è identica ad Angela.” “Puoi chiamarla direttamente Angela, non si offende… vero Michela?” Francesco mi guarda ancora nello specchietto. “No, certo, potete chiamarmi come volete. Sono qui per questo, no?.” Rido con il cuore gelido, mentre l’auto svolta sullo sterrato, poi si ferma. “Brava la nostra troia, è così che ti voglio!” Francesco ha uno sguardo trionfante, mentre Andrea resta un attimo interdetto per la rudezza della frase. “Non ti preoccupare. Michela, anzi, Angela è abituata al mio modo di fare.” strizza l’occhio all’amico e apre la portiera per scendere. “ I soldi, ragazzi, sono 50 a testa, 70 per uno se volete farlo insieme, 100 senza guanto e venite dove volete.” Devo reggere la commedia, non voglio che Andrea possa avere il minimo dubbio su di me. Andrea mi allunga le sue banconote, sono 100 euro, come Francesco che mette poi il portafoglio nella tasca della portiera. Si siedono tutti e due a fianco a me, nel sedile posteriore tenendomi nel mezzo. Andrea si fionda sul mio seno, mentre la sua mano risale rapida la coscia fino ad infilarsi sotto la gonna. Francesco mi solleva la gamba appoggiandola sulle sue facendomi scosciare, in un attimo le dita di tutti e ...
... due sono nella mia fica. Inarco la schiena, offrendo il bacino alle loro mani, mentre le mie sono sui loro cazzi. “Prendimelo in bocca” è la voce di Andrea che risuona nella macchina. Mi giro verso di lui, scendo verso il suo cazzo mettendomi in ginocchio tra loro, le mie labbra si schiudono accogliendo la cappella e scendono lungo il cazzo turgido. Francesco preme con la mano sulla mia schiena, facendomi ruotare in fuori il bacino, le sue dita sono nella mia fica, mentre mi concentro sul membro di Andrea. Cerco di non pensare alla situazione, ma non è facile mentre sento Francesco inginocchiarsi dietro di me e il suo cazzo puntare sulla mia fica che si apre morbida per accoglierlo. Sono prigioniera tra quei due falli che mi scopano, con il rischio che anche Andrea possa capire che sono veramente io. Vorrei urlare, mentre a gridare forte è il mio basso ventre che secerne umori e non mi fa ragionare con fitte di piacere che cerco di respingere. Mi fanno girare, con Francesco che mi guarda beffardo negli occhi mentre glielo prendo in bocca. Vorrei staccarglielo con un morso. Andrea si accomoda nella mia fica, cominciando a pompare. Muovo il bacino per cercare di accelerare il suo piacere, ma ogni colpo risveglia anche il mio. “La zoccola è tutta bagnata” dice Andrea ridendo e dandomi una pacca sul sedere. “Certo – gli fa eco Francesco tirandomi per i capelli per farmi rivolgere lo sguardo verso di lui – non sei solo una puttana, sei proprio una troia che se li gode i cazzi che ...