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George e Antonella
Data: 28/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... umori sarebbe probabilmente diventato un dovere quotidiano. Goccia più, goccia meno… Arrivai appena in tempo. Era Jessica. ‘Ma tu pensi di venire a lavorare oggi?’. In effetti ogni tanto in ufficio ci dovevo andare pure io. Avevamo una riunione stamattina e me lo ero davvero scordato. ‘Ummm mi ci vuole almeno una mezz’oretta devo ancora fare la doccia’. ‘Scommetto che stavi trombando qualche troiona vero? Scommetto che sei ancora li nudo col cazzo duro’. Sorrisi ‘Tu mi conosci bene tesoro’. ‘Tesoro un cazzo! Muovi il culo. -disse seria ma sapevo che stava scherzando- Ti aspettiamo fra un ora precisa va bene?’. ‘Va bene tesoro. Arrivo’…. Tornai in camera per salutare e li trovai che scopavano ancora. Evelina si era messa il famoso straphon e senza esitare si era inculata Bruno che a sua volta stava ancora inculando la madre. Tutti e tre, gemevano, godevano e si dimenavano come pazzi… ‘Carissimi mi spiace ma devo andare’. ‘Non ti fermi nemmeno per un po’ di colazione con la provola piccante?’ chiese Evelina. ‘Non posso mi spiace. Mangiatela voi quando avete tempo….’. ‘Passa a trovarci presto’ sussurrò Antonella col fiato mozzato dall’inculata. ‘Non mancherò. Ciao divertitevi mi raccomando’ e tornai in salotto rivestendomi più in fretta che potevo…. La settimana era passata. Era sabato mattina e, vista la bella giornata me ne stavo andando da solo al lago. L’idea era di sdraiarsi al sole, abbronzarsi un po, leggere un libro e soprattutto non fare assolutamente nulla…. Gli ...
... impegni di lavoro per la prossima settimana erano molti e avrei dovuto stare dietro a tutto. Sentivo la stanchezza ancor prima di cominciare. Avevo già fatto qualche chilometro quando mi arrivo un messaggio sul telefono. Era il mio nuovo amico Bruno. ‘Mia madre e mia zia ci terrebbero che oggi pranzassi con noi’. Intelligenza avrebbe voluto che dicessi no grazie risparmiando energie per quello che mia aspettava… ma, ammettiamolo ‘tira più un pelo di figa che…’. Digitai un ‘arrivo in un paio d’ore’ e svoltai la Cayenne con una manovra sola col cazzo già duro nei pantaloni. Venne ad accogliermi Bruno con una vestaglia nera legata in vita. Sotto era evidentemente nudo e un po’ si notava il cazzo che ciondolava quando si muoveva… Il ragazzo, ormai libero da ogni costrizione si avvicinò per salutarmi e mi infilò la lingua in bocca… Così eccoci a limonare proprio lì dove mi ero fatto sua madre la prima volta. Il cazzo gli si era già indurito e ora era saltato fuori dalla vestaglia e anche il mio stava per esplodere nei jeans tanto che dovetti per forza sbottonarli restando nudo dalla vita in giù. Appena vide l’attrezzo Bruno subito lo afferrò con la mano mentre ancora mi stava baciando succhiandomi i capezzoli… Iniziò a segarmelo piano piano e io feci lo stesso a lui… Già mi pulsava la cappella e avevo solo voglia di farlo chinare e prendergli subito il culo a tutta forza. Ma ecco Antonella spuntare nell’ombra. Anche lei indossava una vestaglia chiara a fiori che, diciamolo pure, ...