Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Austria (Ottavi)
Data: 20/03/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Incesti
Sensazioni
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... striscia centrale larga al massimo cinque o sei centimetri, sufficienti tuttavia per scorgere il reggiseno di pizzo, perfettamente coordinato con la parte di sotto che aveva intravisto poco prima, e impegnato con una certa fatica a contenere le sue forme.
Ad attenderli, dopo una piccola pausa, c’era un inizio di supplementari a dir poco scoppiettante. Dopo appena tre minuti capitò infatti un’occasione buona a Chiesa, che era entrato a partita in corso e che Ilaria aveva notato subito, trovandolo piuttosto carino. Il suo tiro da buona posizione, però, venne parato dal portiere. Al momento della conclusione, la ragazza aveva alzato le braccia speranzosa, quasi pronta a gridare al gol. Nel farlo la camicia si era aperta del tutto, e ora il suo reggiseno era perfettamente visibile. Paolo non mancò di accorgersene, e il suo sguardo fu come calamitato: il seno di sua cugina era spettacolare, forse un po’ meno grosso rispetto a quelli che amava guardare su internet, ma trovava che avesse una forma perfetta. E come le stava bene quel reggiseno di pizzo, capace di esaltare la pienezza e morbidezza della mammella. Ilaria si accorse di quelle improvvise attenzioni, e anche se si ritrovò ad apprezzarle, dovette rapidamente richiamare all’ordine suo cugino. La partita infatti stava vivendo un altro momento decisivo: su un bel lancio dalla sinistra, lo stesso Chiesa si fece trovare tutto solo e, dopo aver messo a sedere un difensore, scagliò finalmente il pallone in rete. Di nuovo ...
... Paolo scattò in piedi, esultando con grande trasporto. Quel gol era una vera e propria liberazione! Anche lei ne fu contentissima, ormai la si poteva considerare una tifosa a tutti gli effetti. E il pensiero di cosa quell’agognato vantaggio avrebbe comportato ai fini della loro scommessa, le procurò un ulteriore brivido.
Suo cugino guardò e riguardò il gol da tutte le angolazioni possibili, godendosi i replay a un metro dallo schermo, con l’entusiasmo di un bambino. Ci mise un po’, dunque, a rendersi conto che silenziosa Ilaria era sgattaiolata via. «Ma dove sei andata?» chiese a voce alta, non vedendola più sul divano. «Arrivo!» urlò lei da dietro la porta del bagno, dal quale uscì pochi secondi dopo lasciandolo, ancora una volta, senza parole. Addirittura il ragazzo faticò a razionalizzare ciò che stava vedendo, almeno fino a quando non fu chiamato ad afferrare al volo il reggiseno che lei, scherzosamente, gli aveva appena lanciato. E tenendolo fra le mani, capì finalmente che non se lo stava immaginando. Ilaria aveva deciso di prenderlo ancora una volta in contropiede, e invece di togliere la camicia come ci si sarebbe potuti aspettare, aveva rinunciato alla parte superiore del suo intimo. La camicia in compenso era ancora semiaperta, e lui poteva vedere quasi metà delle sue tette. I capezzoli erano coperti dalla stoffa, ma fu comunque una visione che lo fece eccitare a dismisura, molto più di ciò che sarebbe stato se l’avesse vista in reggiseno e mutandine. Lei intanto ...