1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Austria (Ottavi)


    Data: 20/03/2022, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Sensazioni Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... ricevuto le immagini dalla spiaggia, lui aveva pensato spesso a quel seno che aveva potuto ammirare solo avvolto dal bikini. L’idea che lo avesse scoperto in un luogo pubblico lo aveva mandato fuori di testa, e continuava a immaginare come sarebbe stato vederlo dal vivo. Ma decise di continuare a fare il gentleman, e deglutendo tornò a sedersi.
    
    Un paio di minuti dopo suonò il campanello. Finalmente era arrivato il cibo cinese che avevano ordinato. «Ho già pagato online con la carta, puoi andare tu?» la supplicò il cugino, che non voleva perdersi quel calcio di punizione appena sanzionato dall’arbitro. Ilaria non si fece pregare e andò alla porta, dietro alla quale trovò un giovane ragazzo orientale con in mano la sua ordinazione. Per un attimo lui rimase stupito, e i suoi occhi andarono ben presto a posarsi su quella scollatura che, lei lo realizzava solo in quel momento, era forse un po’ troppo profonda per aprire la porta al fattorino. Al centro si riusciva a intravedere anche il gancetto del reggiseno. «Buonasera?» gli disse lei, come per risvegliarlo dal torpore nel quale era caduto. Lui tornò a guardarla negli occhi, pentendosi probabilmente di essere stato così sfacciato, ma non disse nulla. «Posso… avere il mio cibo?» chiese infine allungando una mano, e di nuovo il ragazzo non spiccicò parola, ma le porse la busta con l’ordinazione. A quel punto a Ilaria venne il dubbio che non parlasse italiano. In effetti il suo lavoro consisteva solo nel consegnare il cibo, non ...
    ... doveva neppure farsi pagare. Un incarico del genere avrebbe potuto farlo anche senza conoscere la lingua. Nel frattempo un’imprecazione di Paolo giunse chiara fino all’ingresso, rendendo evidente che un’altra occasione era andata in fumo. «Per fortuna! – disse divertita al fattorino, ormai convinta di parlare una lingua a lui sconosciuta – Se avessero fatto gol, avrei dovuto spogliarmi». Di nuovo il ragazzo rimase immobile e in silenzio, e a quel punto lei, seppur divertita, decise che non rimaneva altro che salutarlo. Fu quando la porta era ormai a pochi centimetri dal chiudersi, che dall’altra parte lo udì finalmente parlare: «Grazie e buon appetito». «Bene… – disse rivolgendosi a Paolo, mentre zompettava a piedi nudi fino al divano con le scorte di cibo – Per questa vacanza niente più cinese, ok? Colpa mia, sorry!».
    
    Il tempo passava, ma i gol latitavano. La tensione sul volto del cugino si faceva sempre più evidente, perfino Ilaria iniziò ad avvertire una sorta di nervosismo per ciò che accadeva – o meglio, non accadeva – sul campo. A inizio ripresa, con il risultato ancora inchiodato sullo zero a zero, divenne consapevole che la loro scommessa era passata in secondo piano, perché Paolo iniziava ad essere seriamente preoccupato. L’Italia era in difficoltà, non riusciva ad esprimersi come nelle gare precedenti, mentre l’Austria si faceva sempre più spesso vedere in avanti. «Uff… – protestò la ragazza, nel tentativo di alleggerire la situazione – Altro che 4-0, di questo ...
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