1. La prima volta di Greta


    Data: 15/06/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Quella ragazza frequentava l’ultima classe prima della maturità scientifica ed aveva 18 anni. Era la secchiona della classe ed era invidiatissima da parte di tutte le sue compagne di classe e snobbata dai ragazzi sia della sua classe sia dell’intera scuola perché, pur riconoscendo che sotto i suoi abiti era figa, pensavano che si desse parecchie arie da persona superiore in quanto la sua preparazione era senza alcun dubbio maggiore degli altri. Lei studiava molto ma trovava anche il tempo di uscire con degli amici ma era una cerchia ristretta e sembravano dei ragazzi problematici. Quell’impressione era dovuta al fatto che parlavano poco e non avevano interessi comuni a quelli degli altri coetanei. Lei in realtà cercava un contatto con gli altri compagni della sua classe ma i suoi sforzi non erano ricambiati perché non aiutava nessuno durante i compiti in classe che lei svolgeva in modo esemplare ed anche rapidamente dimostrando ogni volta la sua preparazione di un livello notevolmente superiore e ciò dava fastidio. A quella ragazza piaceva un ragazzo di nome Rodolfo che amichevolmente veniva chiamato Rolf. Greta era indubbiamente attraente, capelli castano chiaro naturale lunghi fino alle spalle, un viso ovale grazioso, occhi con taglio orientale tanto che le ragazze la chiamavano anche Coreana, due belle tette e un sedere che parlava da solo nel muoversi. Purtroppo Greta per Rolf aveva anche un terribile difetto: era la migliore amica di Vanessa, la sua ragazza preferita ...
    ... cioè colei che a cui lui faceva il filo. Sia Greta che Rolf frequentavano la stessa classe ma lui aveva un anno in più essendo stato bocciato l’anno precedente perché si era innamorato di un’altra ragazza, poi maturata, ed aveva trascurato molto lo studio per dedicarsi e lei. Greta una mattina ha approfittato del ritardo all’arrivo del professore di educazione fisica ed era riuscita, chissà come, ad instaurare un dialogo con Rolf per quei lunghi 25 minuti prima che il docente entrasse in aula. La lezione si sarebbe dovuta tenere dopo la ricreazione dopo la terza ora e lui, nell’intervallo era andato in bagno. Al ritorno se l’era trovata davanti in corridoio vicino alla porta dell’aula. “Rolf, ti devo parlare. Hai qualche minuto per ascoltarmi?” “Sì, anche ora, sono tutt’orecchi!” le ha risposto più per educazione che per altro. “No, non qui, è una cosa molto riservata. Seguimi nel bagno delle femmine, adesso non c’è nessuno!” “Ma sei matta! Se le altre mi vedono lì dentro schiamazzano come oche! Non me lo puoi dire nel corridoio un po’ più lontano da dove siamo ora?” “No, no, non posso proprio!” ha risposto lei a quel suo compagno di classe e si è allontanata guardandolo in modo che lui capisse che lei voleva che lo seguisse. Greta lo ha portato ad entrare con tutta la diffidenza di Rolf nel bagno delle donne. Lui si aspettava che lei si fermasse nell’antibagno, invece ha aperto una porta e lo ha invitato in modo pressante affinché entrasse anche lui. La prima idea di Rolf è ...
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