1. Riverita, servita e soddisfatta


    Data: 16/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempo non abbiamo più incontrato Carla né Gerardo, che come sapete non stanno più insieme. Lei m’ha telefonato alcuni giorni fa ricordando con notevole nostalgia i nostri erotici lascivi giochi, le nostre sfrenate e scostumate pratiche compiute nelle serate assieme. Carla m’ha rivelato d’essersi lasciata anche con Taher e che al presente aveva voglia di compagnia, io ben volentieri l’ho invitata per cena. Quando è arrivata è apparsa principesca e sfavillante come sempre, aveva un abito aderente e una scollatura da favola, Corrado è rimasto visibilmente colpito dalla sua presenza. Ci ha raccontato della sua nostalgia delle nostre serate, in tal modo poco dopo ci siamo ritrovati tutti e tre nel letto e abbiamo costretto Corrado a un superlavoro nel quale non se l’è cavata male. Ci siamo addormentati ancora abbracciati e qui è iniziato il mio sogno. Eravamo sdraiati nudi su d’un grande spazio erboso con il vento che soffiava accarezzandomi la fica. Da lontano si è avvicinata una figura, quando era nei paraggi mi sono accorta che si trattava di Gerardo. Era affranto, sconsolato, triste e piangeva. Carla e Corrado stavano giocando sull’erba incuranti di me e del nuovo venuto, assai negligenti, in quanto avevano cominciato a scambiarsi tenerezze e Carla aveva iniziato a sollecitare l’erotismo di Corrado con una delle sue formidabili imboccate, mentre Corrado gemeva sospirando in preda al piacere. Io ho compreso subito che Gerardo soffriva per quella visione, probabilmente ...
    ... sconquassato e travolto da ricordi passati non ancora sopiti, sicché ho deciso di consolarlo. Gli ho aperto la cerniera dei pantaloni e ne ho estratto il cazzo, non era il cazzo di Gerardo che avevo conosciuto, ma era molto più grosso, d’una durezza incredibile e fremente d’eccitazione, il glande era violaceo sui bordi e la pelle tesa e lucente, da vero guerriero. Ho cominciato a massaggiarlo con le mani, scorrendo lungo tutta l’asta stringendolo forte nel pugno, percorrendo lentamente con il polpastrello il bordo infiammato. Fremeva ed emanava calore, sentivo che stava per sborrare, così l’ho afferrato con ambedue le mani massaggiandolo con straordinaria foga. In pochi secondi le mie mani sono state innaffiate dal suo seme appassionato, denso e amabile, ho dato un’occhiata sia Carla che a Corrado. Carla aveva una lunga colata di sperma che le attraversava il viso dalla fronte alle labbra e sorrideva, Corrado stava allentando la tensione che aveva preceduto l’orgasmo e stava rilassandosi disteso sul prato. Con le mani stracolme dello sperma di Gerardo ho accarezzato la fronte di Carla, mescolando il mio liquido con quello che lei aveva già sul viso. Ho detto che con quel gesto avevo riunito tutti e quattro e che non ci saremmo separati mai più. Gerardo sorrideva, Corrado ironizzava, Carla era favorevole e contenta, io ero esultante e felice, ma disgraziatamente e infelicemente a questo punto mi sono svegliata. Accanto a me Carla, che si era svegliata, stava eseguendo un altro pompino ...