4.2 daniel e sarah: il secondo gradino - Racconti Erotici

4.2 daniel e sarah: il secondo gradino

Il viaggio di ritorno fu estremamente silenzioso e rientrati a casa Daniel si chiuse velocemente nella sua stanza.

Sarah invece si sistemò sul divano, voleva riflettere bene sulla situazione.

Era una bella ragazza, statura media, capelli biondi e occhi azzurri, una terza abbondante di seno e un culetto che si sposava perfettamente con il suo fisico. Sapeva di essere oggetto di desiderio di molti ragazzi, la cosa le faceva piacere ma in diversi casi le aveva portato anche rogne.

Ma ora ad importargli era l'interesse di un ragazzo in particolare: il suo migliore amico.

L'erezione che gli aveva provocato era dovuta a pura attrazione fisica o a come immaginava già da tempo anche a qualcosa in più?

Dopo un poco di tempo Daniel uscì dalla stanza e corse in bagno.

Sarah capì che era andato a farsi una sega, ormai era in grado di riconoscere quelle sue fughe silenziose con chiusura a doppia mandata della serratura, per confermare la sua ipotesi sbirciò dal buco della serratura e... niente, il buio, aveva sicuramente messo qualcosa a coprire la fessura.

La ragazza decise di intrufolarsi nella stanza dell'amico e aspettarlo seduta sul letto.

Quando Daniel tornò dal suo lavoretto solitario fu sorpreso di trovarla lì.

S: "Dobbiamo parlare."

D: "Sono stanco, che ne dici di fare domani?"

S: "No, ora. Ti conosco e so che passeresti tutta la notte a rimuginare."

D: "Va bene, cosa vuoi dirmi?"

S: "Baci bene."

D: "Anche tu...e quindi?"

S: "Perché ...

... sei scappato?"

D: "Perché non mi è sembrato il caso di continuare."

S: "A me è sembrato che ti piacesse, o almeno il tuo amichetto lì in mezzo alle gambe era felice."

D: "Il mio... no... io non..."

S: "Oh andiamo! Perché devi essere sempre così controllato? Se una cosa ti piace falla! Guarda che non c'è nulla di male, era una situazione eccitante e ti sei arrapato. Sei un uomo, e stranamente non sei una testa di cazzo, ma dolce e premuroso, e ciò non significa che tu debba sempre sopprimere i tuoi impulsi. Se ti fossi lasciato andare a quest'ora anziché segarti in bagno potevo pensarci io."

Daniel era impietrito.

S: "Dì qualcosa ti prego."

D: "Sei la mia migliore amica, non è il caso di fare queste cose."

S: "Il problema non è che siamo amici e complici in tutto da sempre. Il problema è che ci vogliamo bene, che proviamo qualcosa in più, tu per me, se il mio intuito non mi ha tradito e...beh... io per te. Ma la nostra amicizia è più importante e abbiamo sempre accantonato tutto, non è forse così?"

D: "Anche tu provi tutto questo?"

S: "Sì, con te sono sempre più felice e ho deciso che voglio di più da noi, rischio o no. Voglio portare il nostro rapporto il più lontano possibile. "

D: "Io non lo so...stare insieme potrebbe compromettere il nostro rapporto. "

S: "Allora non staremo insieme, continuiamo a mettere da parte i nostri sentimenti, ma facciamo qualcosa in più, facciamo un passo avanti."

D: "Quale?"

S: "Sesso, sano, divertente e ...