Quattro ragazzi per una trav
Data: 14/03/2022,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: SusannaTgirl, Fonte: xHamster
... nel testo e recati di nuovo al bar. Se accetti ci divertiremo, se no stai sicuro, il tuo credo sia un segreto e con me puoi stare tranquillo-.
Immaginate voi le mie sensazioni. La troia aveva fatto centro. Ero eccitata e desiderosa di dire si. Il solo pensiero che quel bastardo mi aveva pedinato tutti quei giorni mi faceva inumidire il culo e sbavare dalla voglia. Poi sarebbero stati quattro. Mamma mia quattro cazzi tutti per me in un appartamento in cui sicuramente vogliono che sia vestita da puttana, mai avevo osato immaginare tanto. Al pensiero di cosa avrei potuto fare in quelle stanze la vista mi si offuscò. Al di là del sesso, c’era l’aspetto di vestirmi, truccarmi, camminare in mezzo a persone vere in tacchi a spillo. Avrei potuto liberare ogni fantasia, dalla cameriera sexy ad uno stupro di gruppo.
Correvo troppo con la fantasia, bisognava riflettere e fare la cosa giusta. E avevo poco tempo, mi era stato detto di decidere subito e dovevo farlo. Ma non riuscivo ad essere lucido, come potevo.
Scrissi di pugno un biglietto: - spero di potermi fidare di te. La tua, la vostra proposta è il meglio che potessi immaginare. A te la prossima mossa-
Uscii dall'aula e andai verso il bar. Ero rigida. Avrei voluto guardarmi intorno, ma temevo che avrei fatto un passo falso e rovinato tutto. Per non dilungarmi, quando tornai c’era un indirizzo e un appuntamento e un: – non mancare puttana -.
L’appuntamento era per la sera seguente, sabato sera. Trascorsi le ore ...
... facendo acquisti. Rossetto, phard, smalto, una parrucca bionda. Per il resto possedevo già tutto.
Mi rimaneva solo una cosa da fare, un bel clistere per pulirmi l’ano per evitare brutte sorprese.
Mancava mezz'ora all'appuntamento. Uscii di casa e cinque minuti prima delle 9 suonavo al portone dei quattro.
Il bello fu che non ci fu nessuna sorpresa. Erano davvero quattro ragazzi in un appartamento. Non bellissimi ma carini, vestiti bene e profumati. Mi si presentò il mio osservatore sconosciuto. Era il più grande di età, aveva 25 anni e fu lui a mettermi a mio agio. I toni e le parole erano dure (sembrava ci fosse uno accordo tra di loro, e io fui felice che lo rispettassero, significava che gli ero piaciuta): - vuoi cambiarti puttana?- -come dobbiamo chiamarti, troia?- -ti basta troia?- feci cenno loro di si. Tremavo dal piacere, dalla situazione, ero una cagna in calore che non riusciva manco a parlare.
Andai in bagno e mi vestii in modo eccitante, non troppo volgare, da signora di classe, da mantenuta, da signora il cui marito le organizza sesso di gruppo a sua insaputa.
Quando mi videro rimasero letteralmente di stucco.
Cominciammo col parlare del più e del meno. Come in un comune gioco di ruolo dove ognuno faceva la propria parte alla perfezione.
Ad un certo punto mi presero e mi portarono in una stanza dove per terra c’era un grande materasso, mi ordinarono di inginocchiarmi senza svestirmi. Loro intanto si erano posizionati attorno a me in piedi, mi ...