1. Quattro ragazzi per una trav


    Data: 14/03/2022, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Trans Autore: SusannaTgirl, Fonte: xHamster

    Premetto di essere un travestito in privato. Mi dicono bello, sensuale e da monta.
    
    Scrivo questa storia perché vorrei che una infinità di uomini si masturbassero eccitati per quello che stanno per leggere!
    
    Sono stato e sono un ragazzo normale, fisicamente intento. Normale, nel senso di non effeminato e insospettabile in questa mia doppia natura.
    
    Normale quindi, ma pure carino, alto, prestante, però con un grande difetto in questa mia mascolinità: il culo. Ho un culo da donna, me lo dicono tutti. Rotondo, sodo, che forma una perfetta attaccatura con le cosce, un culo insomma da prendere, da violentare.
    
    E’ stato il mio “ingombrante” culo da femmina ad aprire pian piano, già all'età di sedici anni, una voragine nella mia personalità sessuale apparentemente univoca. Passavo ore a fissarlo e mi eccitavo con ciò. Finivo sempre col masturbarmi. Vestivo il mio culo con perizoma, lo ingabbiavo in un reggicalze, lo valorizzavo con una sottoveste o baby-doll (cose che all'inizio sottraevo a qualche zia avvenente). Tutto ciò al solo fine ripeto di masturbarmi. Non cercavo su riviste porno l’ispirazione per una sega, mi bastava guardare il mio culo.
    
    Ad un certo punto però ho sentito altro, un prurito sessuale nuovo, sconvolgente, assolutamente innato. La colpa o il merito (lascio giudicare a voi) è da attribuire ad un mio amico coetaneo.
    
    Allora avevamo diciott'anni ed eravamo in un negozio di profumi nei giorni precedenti a San Valentino. Infatti lui doveva acquistare ...
    ... un regalo per la sua fidanzata.
    
    Senza accorgermene mi ero messo chino sul bancone della cassa, poggiato sui gomiti, la schiena inarcata e il culo inevitabilmente all'aria. Non era la prima volta che mi sorprendevo in queste posizioni, ma non destavano in me molta preoccupazione inconsapevole allora di quello che sarei diventato.
    
    Ad un certo....
    
    punto sentii una forte pressione contro di me da dietro e allo stesso tempo sentii una punta più dura che premeva tra le mie natiche.
    
    Il mio amico in maniera molto disinvolta e intelligentemente equivoca me lo stava poggiando sul culo.
    
    La sensazione fu sconvolgente, sembrava che il mio buco si stesse bagnando, lubrificando per permettere al cazzo di entrare. Ero a pecorina e sentivo che avrei potuto godere se fossi stato impalato come una troia.
    
    L’immaginazione non ebbe seguito reale, il mio amico non fu chiaro nel suo gesto ed io ero troppo influenzabile per fidarmi delle mie sensazioni, tant'è che tra Claudio e me non c’è stato mai niente.
    
    Al di là di questo per me fu la scintilla, gli albori di una nuova mia dimensione che solo ora, a distanza di tanti anni, vivo a pieno.
    
    Il passaggio mentale dal sognare di essere scopata tra le natiche e l’immaginare un cazzo tra le mani o in bocca fu brevissimo.
    
    Cominciai sempre più a sviluppare queste fantasie nella maniera in cui la mia indole mi dettava.
    
    Se fossi stata con un uomo volevo non solo riempirmi la bocca del suo cazzo ma anche bere la sua sborra. Speravo ...
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