1. Fare di necessità virtù – parte i


    Data: 12/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aquarius, Fonte: Annunci69

    ... avvilita... Io faccio tutto quello che mi è possibile, ma non basta mai... Ed a fare la badante più di tanto non guadagno...”
    
    La figlia la guardò teneramente, le sorrise e l’abbracciò:
    
    “Oh mamma! Lo so che fai sempre il massimo per la famiglia e che i tempi sono difficili. Io ti aiuto come posso, ma il mio stipendio di commessa part-time è quello che è, e vorrei fare di più...”
    
    “Sì Roberta cara, grazie per il tuo sostegno... Cerchiamo di farci forza l’una con l’altra... sperando in tempi migliori... Magari anche tu troverai un lavoro più soddisfacente.... Sei così giovane e bella,
    
    sei diplomata e di buon volontà che non ti mancheranno le occasioni...”
    
    In effetti Roberta era proprio una bella ragazza. Altezza media, corporatura snella, un seno già rigoglioso con una terza piena, un viso molto carino contornato da una capigliatura castana fino alle spalle. Non passava certo inosservata e ne era consapevole, pur finora senza esternarlo. Ma sotto sotto covava una esuberanza giovanile ed una serie di pensieri che ora stavano emergendo.
    
    “Sì, in effetti sto pensando a fare anche altre cose. Rispondo a ricerche di lavoro e magari maturerà qualcosa ma intanto potrei aiutarti nel tuo lavoro... che ne dici?”
    
    “Fare la badante? Non è certo un lavoro adatto a una ragazza giovane come te... meriti molto meglio...”
    
    “Ehm... no, mi riferivo all’altro lavoro che svolgi...”
    
    Milena guardò la figlia con sorpresa e con un sussulto interiore, e disse: “Quale altro ...
    ... lavoro?”
    
    Roberta le prese la mano, la guardò negli occhi, si fece coraggio e rispose:
    
    “Mamma, io so cos’altro fai... Fai incontri a pagamento con uomini, vero?... Ma non ti preoccupare, non ti sto giudicando male, anzi capisco che lo fai per necessità, per tutte noi... Per questo ti ammiro e ti voglio ancora più bene...” e l’abbracciò più strettamente, baciandola.
    
    Milena rimase impietrita e le venne un tuffo al cuore. La figlia l’aveva scoperta e non sapeva come reagire. Lì per lì tentò di negare, e disse:
    
    “Ma cosa dici?... Come lo puoi pensare?”
    
    “Dai mamma, non serve negare, oramai l’ho scoperto e di questi tempi non lo considero una cosa immorale...”
    
    La madre avrebbe voluto replicare e contrastare quelle affermazioni, ma dopo un attimo di silenzio le vennero le lacrime agli occhi e facendosi forza riuscì a dire:
    
    “Oh figlia mia, negare è inutile... sì, è vero... mi dedico a fare incontri di quel tipo... ma solo saltuariamente e proprio per lo stato di necessità... Anzi, forse è meglio che sia venuto fuori, così mi libero di un peso e sono contenta che tu abbia compreso la situazione...”
    
    A sua volta, Milena abbracciò strettamente la figlia. Rimasero così per alcuni istanti, madre e figlia ora con un legame ancora più stretto. Poi Milena prese la mano della figlia e chiese:
    
    “Ma come lo hai scoperto?”
    
    “Qualche mese fa, cercavo un mio vestito; pensavo fosse nel tuo armadio, come alle volte era capitato e così guardai nei cassetti. E così, un po’ nascosti, ...
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