Torinesi... molto cortesi 2 - Racconti Erotici

Torinesi... molto cortesi 2

... Avevo ormai chiaro a che gioco stessero giocando e decisi non solo di lasciarli fare, ma di partecipare con entusiasmo a quella che probabilmente era nata come una sfida tra i due commensali.

La cena trascorse lenta e sinuosa come la precedente camminata della mia nuova amica che con ammiccamenti sempre più espliciti aveva dato il via ad una partita a 3. Sapevo, come se non fosse la prima volta, che quella serata sarebbe proseguita nel migliore dei modi e così fu.

Mi invitarono a prendere qualcosa da bere direttamente a casa loro per farmi vivere appieno la cordialità piemontese, certa come la passione e la generosità siciliana. Accettai con grande piacere, certo che avrei bevuto non solo la grappa "gentile" che mi aveva offerto il suo compagno.. il mio obiettivo, infatti, era ormai quello di assaporare a lungo gli umori di quella meravigliosa cinquantenne.

Arrivati davanti al portone di uno stabile tanto elegante quanto i miei nuovi amici, lui infilò in tasca la mano sinistra per tirare fuori le chiavi mentre lei, furtivamente infilò la mano nell'altra tasca per "rubargli" il telefono e scrivere un messaggio che, ancorché praticamente attaccato a lei, non riuscì a leggere.

Il palazzo era bellissimo anche al suo interno, con rifiniture architettoniche tipiche dei primi del '900 ma curato e ristrutturato sicuramente di recente.

Lui aprì la porta dell'ascensore facendo il cenno con la mano di accomodarci ma lei disse che essendo soltanto un piano avrebbe ...

... preferito farlo a piedi, per mostrarmi i disegni scolpiti nella pavimentazione di marmo. Lui, ancora una volta con un sorriso sornione, mi disse di godermi la vista di quel meraviglioso pezzo di cul...tura scolpito nel marmo ed entrando in ascensore, ci precedette salendo al primo piano dove non immaginavo che saremmo arrivati solo 20 minuti più tardi.

Quel singolo piano fu interminabile da salire e non certamente per osservare i disegni marmorei; la mia nuova amica che mi precedeva, infatti, aveva cominciato ad ancheggiare come se si stesse allenando lentamente sull'ellittica muovendo quei fianchi e quel meraviglioso culo facendomi letteralmente perdere la testa. Sì, letteralmente... la mia testa, in totale autonomia si fiondò esattamente al centro di quei glutei spingendo tra le natiche per sentire non solo il forte contatto ma addirittura l'odore di quella che sarebbe stata, da li a poco, la prima "MILF".

Come se lei sapesse che stavo per farlo, inarcò la schiena spingendo verso l'esterno il culo più tondo, morbido e allo stesso tempo tonico che avevo mai leccato prima; alzò un piede sul gradino più alto scoprendo la parte bassa del suo sedere stratosferico e mostrando ciò che mi fece impazzire... i suoi buchi, totalmente lisci, erano privi di ogni sorta di copertura: slip, tanga, perizoma, culotte... niente di niente, i due accessi verso il centro del suo piacere, specialmente quello posteriore più vicino alla mia faccia, erano pronti per essere gustati!

Fu proprio ...