La visita dalla dottoressa (parte seconda) - Racconti Erotici

La visita dalla dottoressa (parte seconda)

... dottoressa tese la mano verso il mio piede nudo per afferrarlo ai fini del controllo, e proprio mentre stava per afferrarlo le chiesi: "mi scusi, dottoressa, ma le urine che stamane mi ha fatto depositare nel contenitore a cosa servono?"

Lei, tenendomi il piede nudo con la gamba alzata, replicò dicendo che trattasi di una routine: "sai, fare un esame delle urine è molto importante, da esso si possono evincere diverse patologie e potenziali problematiche. Per questo stamattina ti ho fatto fare la pipì, prima di tutto."

Sorrisi e annuii.

Continuò a manipolare la mia gamba, effettuando lo stesso identico movimento di prima (v. "la visita dalla dottoressa" parte prima), ovvero una flessione verso il petto della gamba, prima una e poi l'altra. Quanto è troia! _Pensai_ Quell'esercizio me lo aveva già fatto fare con le mutande, e adesso, non soddisfatta della visione precedente, me lo sta facendo rifare col pisello di fuori!

Spingeva la mia gamba verso il petto. Dalla sua posizione si godeva le mie palle ed il mio perineo nudo e credo si ben vedesse anche il buchetto. Continuò con l'altra gamba, stessa posizione con sguardo tutto puntato sulle mie palle, le quali ora si erano un po' rilassate, palesando uno scroto ben liscio e dalla pelle morbida. Ancora due o tre flessioni, finchè non cambiò posizione: si mise lateralmente al mio corpo nudo e indifeso, chiedendo_ stavolta_ di effettuare io stesso quei movimenti ma, stavolta, ponendo anche la gamba flessa in fuori. ...

... Adesso la troia, mentre obbedivo nell'effettuazione di quel movimento colmo di eccitante vergogna, si godeva dalla sua posizione un apparato genitale maschile completamente scoperto e indifeso, con tanto di cappella ben scoperta ma non completamente.

-"Continua", mi disse scrutando il mio cazzo nudo oscillare qua e la durante l'esecuzione del movimento.

Obbedii.

-"Bene, adesso, mi fai tu stesso un altro movimento: fletti la gamba verso l'esterno in modo tale che la pianta del piede tocchi sopra il ginocchio della gamba opposta, la quale devi mantenerla distesa."

La troia voleva ammirare bene anche le mie palle ed il mio perineo, i quali adesso, in quella posizione, sarebbero stati completamente esposti!

-"Vai, apri di più!"

-"Non riesco più di così, dottoressa", replicai mentre i suoi occhi, con un leggero inchino laterale del capo, cadevano sulle mie palle nude.

-"Aspetta, ti eseguo io il movimento", replicò.

Mi rimise le gambe dritte, afferrandomi dalle caviglie del mio corpo nudo come un verme. Tirò dopo indietro la mia gamba destra e piegandomi il ginocchio in fuori, fece combaciare la pianta nuda del mio piede destro con l'interno coscia della mia gamba sinistra, procurando un leggero dolore.

Questa pignolona mi fa stare a gambe aperte come le puttane, pensai! Che le piaccia umiliare i maschi?

Fissava attentamente i miei genitali, soffermandosi soprattutto sui testicoli, i quali più volte inturgidivano per poi rilassarsi.

-"Bene, l'altra gamba ...