1. Nonna, che bella....sei


    Data: 08/03/2022, Categorie: Incesti Autore: AASD43, Fonte: EroticiRacconti

    ... impazzendo per te. La scorsa notte ti ho sognata e abbiamo fatto un numero meraviglioso che scommetto non hai mai provato in tutta la tua vita" E lei: "Ah sì? E cos'era?" E io: "Non voglio descrivertelo, voglio farlo con te come nel sogno". "Però nel sogno avevi un profumo buonissimo: era Cartier Donna, il solito che usi tu e io appene lo sento ho un'erezione fortissima. "Aspetta un attimo -mi disse- ce l'ho nella borsetta", "Vado a mettermelo". Tornò dopo un minuto ed io, avvolto dal suo profumo mi avvicinai a lei, le misi le mani sulle chiappe accarezzandole e lei si avvicinò a me piano piano. Poi, quando i nostri ventri furono a contatto, lei spinse forte il pube verso di me e si accorse del mio bel pacco. Io la strinsi e l'avvicinai ancora di più e le chiesi se potevo finalmente riprodurre il mio sogno. Non mi rispose. Mi prese per mano e mi condusse in camera da letto.
    
    Irene mi chiese come doveva mettersi e io le risposi di spogliarsi completamente. Mentre lei iniziava a togliersi la camicetta e a sfoderare le sue tettone io mi presi in mano il cazzo e cominciai a menarmelo lentamente mentre la guardavo. Irene si sfilò poi gonna, calze e mutandine sino a rimanere completamente nuda. "Che pezzo di figa che sei! -le dissi- Sai che non ho mai fatto l'amore con una cinquantenne? Sarà bellissimo, sai, e per tutti e due". Irene mi si avvicinò e fra baci e carezze iniziò a spogliarmi. Quando rimasi completamente nudo, mi guardò il cazzo e disse: "Hai 19 anni ma il cazzo è ...
    ... quello di un uomo di 35-40 anni. E' una sorpresa per me. E' diventato grosso almeno il doppio rispetto a quando te l'ho visto due anni fa al mare".
    
    "Irene, amore mio, posso chiederti un assaggio?" "Mi faresti un mezzo pompino senza farmi venire?" Mi rispose: "Certo, amore mio". Mi si avvicinò, me lo prese in bocca e con la lingua mi succhiò e leccò per bene la cappella.
    
    Dopo pochi minuti le dissi: "Ora ti racconto il sogno. Stenditi sul letto orizzontalmente come sono i cuscini e mettine uno sotto le chiappe. Adesso la tua figa per me è orizzontale: sembra una bocca e adesso io inizio a leccarti prima le piccole labbra, poi le grandi labbra e alla fine il clitoride". Irene cominciava a gemere e a dar segni di godimento. Le dissi che la realtà superava di gran lunga il sogno che avevo fatto. Le leccai anche le tettone e i capezzoli, diventati grossi e durissimi, poi tornai alla figa e le spinsi la lingua in fondo alla cavità come fosse un cazzo per tantissime volte. Dopo una decina di minuti non riuscii più a trattenermi. Avevo una fottuta voglia di chiavarla: le puntai il cazzo sulla figa e spinsi. Irene era un lago. La pompai come un forsennato e con violenza. Lei ora godeva al massimo e urlava. Alla fine sborrando venni e lei, urlando di piacere, schizzò tre volte di fila, mi mise la lingua in bocca e poi mi disse: "Per i giorni che dovrò rimanere qui con te, dovrai chiavarmi mattino, pomeriggio e sera: sei d'accordo". "Certo Irene, amore mio bello" le risposi. "E anche ...