Una sorella sottomessa 3, la prima volta anale con lei.
Data: 08/03/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: nikmaster01, Fonte: EroticiRacconti
Rieccomi col terzo racconto, fantasia o verità, come i primi due che vi invito ad andare a leggere ( sempre che non l'abbiate già fatto)lascio a voi cosa pensare, a me restano i ricordi e il piacere.
l'acqua fredda della doccia bagnava i nostri corpi, io non mi sono nemmeno accorto del freddo dell'acqua tanto era l'eccitazione che avevo. Ero già venuto due volte in poco meno di due ore e il mio cazzo pulsava ancora più carico di energia, Paola era in uno stato d'estasi o quasi, i suoi occhi neri non mentivano, lo sguardo appagato e il volto disteso erano le conferme di quanto quella troia si stesse godendo quei momenti tremendamente erotici. La guardavo rivolta con il suo culo splendido verso di me, lo presi tra le mani e incominciai a strizzarlo con forza, lei mi fece capire che la sua eccitazione stava aumentando, tanto che con una mano si masturbava toccandosi quella figona spettacolare e con l'altra si strizzava da sola il capezzolo del seno sinistro, la spinsi con le tette contro le piastrelle della doccia, la bloccai e le divaricai le gambe, con una mano le penetrai la sua passerina che era già aperta e dove si vedeva benissimo il rossore della sua carne eccitata, prima due dita che spinsi su senza paura di farle male, lei trasali ed emise un gemito di piacere, che aumentò quando le dita diventarono tre, iniziai lentamente a sditalinare la passera e intanto con il pollice cercavo di trovare il suo clitoride, appena lo trovai con movimenti decisi e ritmici lo ...
... accarezzai fino a farla venire una prima volta, il suo orgasmo fù cosi forte da farmi sentire gli spasmi che provava, la mia eccitazione saliva e aumentai il ritmo del dentro e fuori con le dita, era diventato sempre più veloce, lei ebbe un'altra scarica di piacere e mi urlò di smettere ma io continuai fino a quando lei si accasciò sulle gambe tanto non resisteva più. la presi per i capelli e la feci uscire dalla doccia, la guidavo mentre lei camminava a quattro zampe, fuori dal bagno entrammo subito in camera sua, la buttai riversa e sfinita sul suo letto, " apri le cosce puttana!! " le ordinai. Lei ormai era succube dei miei ordini ed eseguiva tutto senza più negarsi, anzi i suoi splendidi occhi restavano in ansia ad aspettare qualche parola per potermi compiacere e vivere un'altro momento di estasi.
Spalancò le cosce e mise in mostra una figa pelosa e nera, curata con un pelo morbido e profumato, mi avvicinai, la baciai e la leccai provocandole un piccolo sussulto di piacere, subito presi in bocca il suo bottoncino e lo strinsi forte tra labbra e denti, ero rapito dalla voglia di farle provare dolore ma anche tanto piacere, Lei ebbe uno scatto e tentò di chiudere le gambe e di ritrarsi, le impedi di farlo con le mani e per punizione le diedi una sferzata ancora più forte, mi alzai e le presi le tette tra le mani e le strinsi fino a farle diventare rosse, lei urlava sottovoce e le lacrime iniziarono a solcarle il viso, mi guardò e in quel momento mi chiese di continuare ad ...