15 marzo
Data: 07/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Unicornlovers, Fonte: Annunci69
15 marzo, il mio compleanno, ogni 15 marzo mi sale la malinconia, la tristezza prende posto nel mio cuore, ogni 15 marzo penso a ciò che è stato, mai a ciò che sarà...fino al 15 marzo di 3 anni fa...
Cielo sereno, la mia anima che urla, come ogni anno, apro gli occhi, è ancora buio, ma è mattino.
Ancora 5 minuti, il mio corpo nudo, tiepido, avvolto nel piumone che in quel momento è il mio mondo.
È caldo, mi tocco il seno morbido, scendo fino a sentire ancora più tepore, muovile dita, mi accarezzo, ancora e ancora, fino a venire...il mio respiro, finalmente respiro.
La giornata va avanti, tu non mi hai ancora chiamata, è il mio compleanno, l'unica cosa che mi fa sorridere è sapere che stasera sarai con me.
15 marzo e non so ancora cosa accadrà.
Mi mandi un messaggio, mi scrivi di prepararmi per le 21, capelli lisci, occhi scuri e labbra color ciliegia, autoreggenti, il corsetto più bello che ho, solo per te, il grande amore della mia vita.
Tu arrivi, hai una camicia blu scura a righe, dei pantaloni neri, il pizzetto perfetto, la tua pelle profuma di buono, mi baci come se fosse la prima volta che ti incontro, è tutto così dolce e speciale. Mi bendi. "Sarà una serata speciale."
15 marzo, il mio compleanno, non mi hai ancora fatto gli auguri, ma non mi interessa.
Guidi per circa 30 minuti, non riconosco la strada, sono così eccitata che il cuore sembra scoppiarmi nel petto.
Finalmente arriviamo, cerco di togliermi la benda, "Non ancora, non è ...
... l'ora.", sono eccitata, il tremolio delle ginocchia sale, fino a farmi bagnare..
Mi aiuta a scendere, mi porta all'interno di un locale, l'aria non è più pungente, sento un brusio, voci di sottofondo, non riconosco nessun suono, traballo sui tacchi, forse ho esagerato.
"Inginocchiati", comincio a spaventarmi, in un attimo sono sul pavimento, ancora bendata, mi prende le braccia, mi stringe i polsi, li lega dietro alla schiena, non capisco, ma stò al gioco.
Mi toglie la benda, spalanco gli occhi incredula, ti guardo cercando uno scorcio di spiegazione su ciò che ho attorno, tu sorridi. Quattro uomini completamente nudi attorno a me che si toccano guardandomi e tu lì, sorridi, "Auguri puttana".
Si avvicinano, tutti assieme, ti cerco, non riesco a dire nessuna parola, ti cerco ancora. "Apri la bocca, puttana".
Faccio ciò che dice, si avvicinano, sento un grosso cazzo entrarmi in bocca, fino in gola, mentre qualcuno mi tiene i capelli, mi spinge fino a farmi soffocare, le lacrime mi scendono, senza volerlo.
Uno, due, tre, quattro, uno dietro l'altro, mi scopano la bocca, le labbra ciliegia si sbavano, scoloriscono, la saliva mi scende sul collo, non capisco più nulla.
Mi alzano, mi slegano i polsi, tu ti spogli, loro mi spogliano, lasciandomi solo le autoreggenti, mi fanno mettere a carponi su un divano al centro della stanza, con le braccia sullo schienale, le gambe aperte, il culo in alto. "Ora tocca a me".
Ti metti davanti, mi accarezzi il viso tremante, ...