1. Tutto torna, con karma...


    Data: 13/06/2018, Categorie: Etero Autore: WithoutWith, Fonte: Annunci69

    ... non so cosa, qualcosa che non entrò soltanto in quella stanza ma mi entrò dentro come il gelo in inverno o come l'afa in estate, senza nulla poter fare...
    
    Lei arrossì, abbassò lo sguardo ed emise un tenero "Grazie".
    
    E adesso? mi chiesi dentro di me...adesso???
    
    Mi si avvicinò, sentii il profumo della marmellata di lamponi che probabilmente aveva da poco usato per guarnire qualche muffin ma non era l'unico profumo vivido, era davvero bella; mi chiese che cosa gradivo ma io non ebbi fiato ne forze per fare o dire qualunque altra cosa, ero li, a fissarla..così mi disse, "allora berremo un the".
    
    In quel preciso istante, non riuscii a fare null'altro che un passo in avanti, verso di lei, avvicinai le mie labbra alle sue, come guidato da una forza alla quale non poter oppormi, pensai con pensieri velocissimi, confusi e annodati...Avevo caldo, avevo freddo, sentivo felicità e avevo paura, tutto in un decimo di secondo, da moltiplicare per dieci per farne uno...cinque, cento, mille secondi... l'unica cosa certa? Mi mi aspettavo unsonoro ceffo ad occhi socchiusi, che mi avesse risvegliato da quel dolce torpore, fui però consapevole che non avrei potuto non baciarla!!
    
    Non accadde, non lo fece.
    
    Sentii le sue labbra, sentii il suo odore, sentii il suo respiro..ci baciammo per almeno un minuto, un lunghissimo e silente minuto.
    
    Tutto accadde, stava accadendo e doveva ancora accadere!
    
    Le misi le mani sui fianchi, sentivo il laccio intrecciato del grembiule che ...
    ... indossava..le sue mani fecero lo stesso, fummo assorbiti da quegli istanti.
    
    Poi d'improvviso smettemmo, ci guardammo e, come due calamite da prima si attragono, ci respingemmo!
    
    Lei si toccò i capelli e si sistemò la camicetta bianca con bottoni perlati che indossava; io feci un passo di lato e le dissi, " un thè va benissimo"...
    
    Tornò dietro il banco, prese le tazze e una teiera in ceramica, mise sul banco anche una scatola di legno dalla quale sbordavano ordinate le bustine di the.
    
    Ero imbarazzato, era imbarazzata, così squarciai quel velo dicendole " io mi chiamo Marco, non sono di queste parti, mi sono perso e tu sei davvero bellissima"...lei abbassò nuovamente gli occhi e mi rispose, " piacere, io mi chiamo Ilaria e, credo che forse tutto questo non è affatto male"..Le chiesi se fosse sola, mi rispose di si..eravamo da soli, entrambe con negli occhi una luce nuova ed entrambe con un fuoco dentro.
    
    Ilaria prese il vassoio, fece nuovamente il giro dal bancone e accomodò tutto sul tavolino, il primo a destra della grande finestra panoramica, io la seguii, fui improvvisamente calmo, certo, deciso..lei fece per appoggiare il vassoio sul piano del tavolo ed in quell'istante la cinsi dolcemente alle spalle, le baciai dolcemente il collo; lei rimase con le mani appoggiate al tavolo, potei vederne un riflesso definito sulla vetrata, gli occhi chiusi, ne sentivo il respiro, con la bocca, profondo....insomma, era davvero bellissima!
    
    Delicatamente lasciò il vassoio, si ...