1. Il viaggio


    Data: 26/02/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Wolfman, Fonte: EroticiRacconti

    ... complice letargo perverso.
    
    “sta zitta puttana”, mi urla Wolf cercando di tapparmi la bocca con il suo cazzo, Max viene grugnisce come un maiale sborrandomi sul ventre, si alza sudato sembra soddisfatto e ride, “dai amico e tutta tua ora”, “bastaaaaaa bastaa lasciatemi vi prego”, a nulla servono le mie suppliche le mie grida ora è Wolf che assatanato abusa di me, e pure glielò data senza problemi, sei il mio ragazzo stronzo, perché questo? si la domanda perché.
    
    “Dai che gli spacchiamo anche il culo alla troia”, incitato da Max, Wolf affonda i colpi, “mi fai male basta”, le mie inutili parole si perdono nell’etere e poi godo, sii un orgasmo non voglio no darei a loro la ragione, cazzo godo mmmmmmmmm “hai visto Wolf la puttanella fa tanto la santarellina è gode come una scrofa”, “ si Max te l’avevo detto che è una troia dai ora gli facciamo il culo giriamola, vero che lo vuoi nel culo cara?”, offesa, derisa, insultata e pure ho avuto un orgasmo pazzesco, pieno intenso, devastante. “Hei Max, cazzo vedo dei lampeggianti che stanno venendo verso di noi”, “cazzo Wolf torniamo in auto cazzo”, mi tirano su con forza mi sbattono in auto sul sedile posteriore come fossi un pacco raccolto per strada, sono sporca mi fa male dappertutto, dovrei gridare, schiaffeggiarli, graffiarli, ...
    ... urlare la mia rabbia, ma no non gli do questa soddisfazione. Silenzio tombale in auto, nessuno parla nessuno respira, sguardi fissi nel vuoto, ti guardo Wolf ti sfido e mi tocco, e si mio caro bastardo la mia sfida al tuo orgoglio di maschio del cazzo, non ti do la soddisfazione di farmi vedere debole e fragile da te, mi tocco, davanti a te, mi masturbo, accarezzo il mio corpo che avete violato senza ritegno, i miei seni graffiati, morsi, strizzati, i miei turgidi capezzoli, e godo da sola.
    
    Mi scende una lacrima adesso che ho ricordato, ma è solo una, mi accarezzo delicatamente, ho ancora i segni sul corpo passeranno ma quelli dentro chissà se riuscirò mai a lasciarli alle spalle, eccola la bottiglia di vodka sul mio comodino, tracanno un sorso, che aspra e dolce allo stesso tempo, un paradosso forse, come tante cose della vita, e mi tocco si mi tocco mi voglio, accarezzo e sfioro i capezzoli mi bagno le dita e me li sfioro, un filo di vento, la finestra aperta, mi accarezza e mi eccita mentre la mia mano scivola sul ventre accarezzo l’ombelico e via giù, cazzo sono bagnata, sarò forse davvero troia come dicevano? Chiudo gli occhi mi masturbo, volete il mio corpo vero bastardi? Ok ve lo concedo ma me lo pagherete, me lo pagherete profumatamente ed eccitata e vogliosa mi masturbo. 
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