1. Viaggio di lavoro a Roma


    Data: 12/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: serenella, Fonte: RaccontiMilu

    Un sabato di pochi anni fa mi trovavo a Roma per lavoro, mi ero fermata perchè ho dovuto accettare un “pranzo di lavoro” proprio nel fine settimana;(non sto a darvi altri riferimenti per mantenere l’anonimato)Questo preambolo per rendere precisare la mia posizione.Il cliente lo avevo incontrato già nei giorni precedenti ma mi aveva strappato l’appuntamento e siccome ci tenevo a concludere anche con lui, direttore-amministratore di una grande catena di distribuzione, voleva parlarmi fuori dalle modalità formali così mi propose (non rifiutabile per me) un pranzo di lavoro e per non scontentarlo e partire male ho sacrificato il weekend non tornando a casa.Una persona cordialissima, carismatica, 67 anni, ancora un bell’uomo con fare da “riccone so tutto io, ottimo e paicevole oratore, con fare da “quel che voglio lo devo avere”, educatissimo e carismatico.Raggiungiamo uno stupendo posto agreste ai castelli romani, poco fuori Roma.Pranzo squisito e mentre io cercavo di argomentare il lavoro lui cambiava sempre il discorso. Stavo già pensando che si stava facendo tardi, stavo mentalmente calcolando il tempo per rientrare a Roma e raggiungere la stazione Termini quando lui, al dessert, sottilmente mi fa capire che si aspettava da me anche un “regalino”. Al che dico che non sono io che si occupa di questa “modalità” ma che potevo telefonare…(in realtà avevo capito benissimo che non voleva soldi!!!)Così fu costretto a chiarirsi ed essere più esplicito tra battute e sottintesi ...
    ... vari.E’ vero che potevo farmi accompagnare alla stazione o addirittura prendere un taxi ma avrei perso un affarone per la ditta e siccome abbiamo un bel po’ di dipendenti che lavorano alla catena di produzione, una perdita così avrebbe avuto un certo penso.Finsi accondiscendenza per non essere brutale nel rifiuto netto e visto le sue cordiali insistenze provai la scusa del ciclo mensile.Lui sorrise con gli occhi lucidi e mi disse: “ho bisogno di approfondire meglio il discorso delle forniture, le sarei grato se mi farà l’onore di accettare un altro incontro per cena”. “Ma io ho il treno prenotato, verrò un’altra volta…” dissi quasi spaventata e mentre mi accompagnava nuovamente in albergo facendo il simpatico senza mai toccare l’argomento fornitura, provò anche ad allungare le mani.Non reagii, sorridendo mi limitai a dire: “Sono al secondo giorno ed ho il flusso abbondante e se non mi cambio in fretta le sporco questo bel sedile in pelle beige”, al che desistette con le gambe.Rientrata in albergo telefonai a mio marito, del resto il treno era pressochè perso e gli raccontati l’accaduto e che dovevo sopportare quel tipo. Non fu molto contento e si raccomandò di chiamarlo a qualsiasi ora rientrassi.Ed ecco che passa a prendermi verso le nove, l’autista questa volta mi guardò come se fossi una vittima, pazienza, sicuramente non sarò stata la sola rassegnata.Cena squisita e lui ottimo conversatore tanto che riusciva anche a strapparmi delle risate anche aiutato da un po’ di vino di ...
«123»