Le cose belle non sono cose
Data: 17/02/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Ullallero, Fonte: Annunci69
... silenzio fu rotto da lei: “Sto godendo come una cagna. Hai un cazzo bellissimo. Adesso scopami da davanti”.
Si tirò fuori dalla macchina, in piedi, e si girò. Aveva dei tacchi ed era alta come me. Dirvi che il suo volto era incantevole è dirvi poco. Il seno era piccolo ma il corpo flessuoso e ben fatto. Mise una gamba sulla macchina e riuscii a prenderle la fica bene, fino in fondo. Eravamo incollati, praticamente nudi, sentivo le sue mani corrermi lungo la schiena. E i nostri volti vicinissimi, ci guardavamo reciprocamente e avevo la sua bocca a 2 centimetri dalla mia. Sentivo il suo respiro e il godimento che aveva.
“Non provare a baciarla!” tuonò l’uomo dietro di me.
Non replicai ma capivo che era una sofferenza per entrambi. Rispettai il diktat con vera fatica.
Intanto lei continuava a sgorgare umori dalla fica in quantità industriale.
Alla fine lei si inginocchiò a terra e continuando a guardarmi negli occhi (ormai ci eravamo abituati all’oscurità) prese in bocca il cazzo. Ormai ero al limite e dopo poco le inondai la bocca, la gola, il viso.
Mi distaccai da lei, ripresi le mie cose, la camicia volata via con i jeans, la guardai negli occhi ancora una volta e me ne andai.
Poteva esser lei ad avermi mandato quella mail?!?
Mi addormentai con quei pensieri e fu un sonno profondo pieno di sogni e di ricordi.
La mattina seguente mi fiondai sulla mia posta elettronica più privata.
Nuova mail.
“Hai ragione. È stato bellissimo. È stato difficile ...
... non baciarti.”
“A chi lo dici.... una tortura per me.... Non c’è notte che non sogni di sentir le tue labbra e la tua lingua. Tuo marito sa che mi stai scrivendo?”
Nel pomeriggio, nuova mail.
“Non è mio marito. Sono separata. È solo un mio spasimante/fidanzato con cui ho accettato, per sfida, il gioco che mi ha proposto. E non puoi immaginare, dopo che sei andato via, che reazione ha avuto.”
“Sarebbe interessante saperlo se vuoi dirmelo. E mi pento allora di non averti baciato.”
Un paio di ore dopo...: “Se vuoi saperlo, incontriamoci. A me è rimasta quella stessa tua voglia. Lasciami il tuo cell.”
Cosa che feci all’istante.
Mezz’ora dopo, saranno state le 19, una telefonata da numero che non conoscevo.
“Ciao, sono Alessandra” (nome di fantasia)
“Ciao, piacere di conoscerti. Il mio nome è Mauro”
“Sarò veloce. Ti va di incontrarmi da sola stasera?”
“Non ho desiderio più grande di questo”
Prendemmo accordi per vederci in un pub nel centro di Cesena alle 21. E all’ora fissata ero davanti al locale. Entrai e la trovai seduta ad un tavolo leggermente appartato.
Ci salutammo come ci conoscessimo da anni. Il suo viso era raggiante. Indossava un leggins aderente nero e aveva una maglia che le scendeva sui fianchi. Non aveva scarpe con tacchi. Ma era alta e slanciata, magra, occhi neri, capelli lisci lunghi, poco trucco e un volto bellissimo.
Entrammo subito in sintonia e prendendo un drink mi raccontò chi era. Separata, 40 anni, figlia di 16, ...