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Il paradiso dei Porci
Data: 12/02/2022, Categorie: Anale Tabù Trans Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... svegliasse con un vulcano in mezzo alle gambe. Era così duro che fece fatica ad alzarsi e a raggiungere il bagno. Era certo di doversi fare un altro segone altrimenti non sarebbe nemmeno riuscito a pisciare. Ma la tazza era già occupata. C'era sua madre. Completamente nuda, con le tettone al vento, le cosce spalancate e la fica in bella mostra che gocciolava gocce di gialla urina. Lui restò lì a fissarla coll'uccello duro come una pietra. Lei tranquillamente gli sussurrò “Credo che coll'uccello così gonfio non riuscirai mai a fare pipì tesoro mio”. Lui era ancora un po' bloccato. Da un lato c'era l'imbarazzo di trovarsi di fronte a sua madre, dall'altro c'era il ricordo di quel video porno in cui si madre si impalava con un cefalo finto e in mezzo c'era lei lì reale, nuda e con nessuna intenzione di rivestirsi. Ci pensò Luisa a toglierlo dall'imbarazzo. Benji l'aveva così duro e lungo che le bastò allungare una mano per afferrarglielo. Lo prese saldamente come a saggiarne la consistenza e fissandolo dritto negli occhi iniziò a muovere la mano su e giù. Benji inarcando le gambe godeva come un pazzo lente e profonde cariche di adrenalina. Fece qualche passo avanti. Si avvicinò a sua madre e calò una mano afferrandogli una delle sue grosse tettone. La palpò a fondo godendo del calore del suo seno caldo mentre l'uccello continuava a godere la sua mano vellutata. “oddio mamma oddio” sospirò mentre l'uccellone cedette alla pressione e sparò fuori ...
... un getto di sperma che avrebbe potuto riempire una damigiana. Lo sperma bianco inzaccherò Luisa sul viso, sul collo, sul seno ma lei non ne parve affatto dispiaciuta. Si alzò dalla tazza, con la sborra che ora le scendeva sui fianchi e sulle cosce e con eleganza scivolò nella doccia lì accanto. “Ora puoi fare pipì tranquillo” disse mentre apriva l'acqua per lavarsi. In effetti la vescica gli stava scoppiando e pisciò liberandosi completamente. Ma la cosa non poteva durare molto. Lei era lì tutta nuda col tettame ballonzolante sotto alla doccia. Prima ancora di poter pensare a ciò che faceva scivolò sotto la doccia accanto a lei. Le si mise accanto, con l'acqua che gli cadeva addosso e la pelle calda di sua madre che gli si sfregava sulla pelle. Le infilò le braccia intorno alla vita e la cinse a sé in un caldo abbraccio che non fece altro che aumentare la sua errzione mentre le strizzava forte i seni sentendo i capezzoli duri come due chiodi. Ormai era fatta. Luisa, sua madre, era lì disponibile. Silenziosamente si chinò in avantio più che poteva poggiata sulle pianelle di marmo bianco e lui sentì che già il cazzo le si era posato sotto alle chiappe. Senza più remore si afferrò l'uccello e con precisione lo guìdò fra le gambe della donna mentre con l'altra mano si faceva strada fra la peluria per aprirle bene il buco. TROMB! L'acqua acutizzò il suono della penetrazione quando lo infiò e un urlo misto fra piacere e dolore sfuggì alla donna ...