1. Vicenda aggrovigliata


    Data: 12/02/2022, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... che io attendevo e cercavo di sapere con comprensibile e incontrastabile angustia.
    
    Per questo motivo, infatti, arrivai a casa di Ernesto abbastanza agitato, camminai velocemente e teso con i pensieri che frullavano di continuo, dato che all’entrata mi resi ben presto conto che le mie vesti erano incollate alla pelle e zuppe di sudore, sulla schiena, ai fianchi e sotto le braccia. Io avevo i muscoli delle braccia così tesi, seppure inconsciamente da provarne dolore. Il messaggero dell’adunata m’aveva scortato in realtà con enorme difficoltà, giacché era un veterano dal passo indeciso e insicuro, su quelle vie di quell’agglomerato ogni volta meno rifinite e ormai sconnesse, rovinate irrimediabilmente dal transito dei carretti a causa di quel peggioramento finanziario dell’epoca. Lui mi sorpassò soltanto accanto alla soglia con un certo stento, per annunciarmi dell’arrivo con un conclusivo sussulto di rispetto per il mio essere e per il mio incarico che ricoprivo, dopo s’avviò per cercare i suoi temporanei padroni, visto che mi fecero attendere per un tempo indefinibile. In seguito entrarono loro due, però senza Mouna. A dire il vero, quell’assenza della schiava, oggetto della transazione m’inquietò all’istante, giacché mi fece raggrinzire e spiegazzare in aggiunta a ciò i muscoli delle braccia. Loro m’accolsero con una studiata letizia, sennonché a me la loro esibizione considerata quella circostanza, sia per circospezione sia per il mio innato presagio, mi parve in un ...
    ... attimo nitidamente sottile e strampalata, successivamente mi fecero accomodare nella stanza in cui il giorno prima avevamo avuto la nostra animata e briosa discussione:
    
    ‘Mio caro amico’ – esordì Renato, dopo una pausa che a me apparve eterna e interminabile.
    
    ‘Mio caro amico’ – ripeté lui con la voce nuovamente più slanciata e sottile.
    
    ‘Mouna ha ponderatamente riflettuto pensando a lungo, a dire il vero pure io sensatamente l’ho fatto’.
    
    Un altro inatteso intervallo, perché in quello stacco io avvertivo continuamente lo spasimo negli arti superiori, in quanto m’avvolgeva imprigionandomi saldamente pure i fianchi.
    
    ‘Alla fine abbiamo convenuto e tranquillamente riconosciuto che non esiste un prezzo per le cortesie né per i favori, per il semplice fatto che Mouna frutta e restituisce sia a Veronica tanto a me’ – e dicendolo si trattenne a stento dal ridere.
    
    Quella bislacca e sconclusionata pronuncia aveva un tono così indegno, infame e viscido, giacché io mi dovetti forzare a fatica per non levarmi dalla panca, dove mi ero seduto per camuffare la tensione che avevo dentro, per non saltare al collo dell’uomo che giocava con me, cercando di gareggiare e sfidandomi tra aspettative, desideri contorti e speranze tortuose.
    
    ‘Abbiamo inoltre pensato se fosse il caso di chiederti correttamente informazioni sulla tua recente schiava. Lei si chiama Adriana se ricordo bene, tutto questo però &egrave d’aggiungere giudiziosamente al prezzo dello svincolo, naturalmente. In ...
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