1. Scopata in auto


    Data: 28/01/2018, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    Dal medico, pomeriggio. Mi recai in ambulatorio per delle ricette e tra le persone in attesa c’era un informatore scientifico, un uomo distinto che mi guardava con insistenza. Vestita con fuseaux, canottiera scollata e capelli raccolti, mi rendevo conto di essere attraente con la mia terza abbondante e le forme ancora ben definite nonostante i miei 50 anni.
    
    Iniziammo a parlare e notai che lui mi osservava con una certa insistenza e con desiderio mal celato, mi guardava le tette con occhio più che critico. Amo la trasgressione e non fui per nulla infastidita, anzi. Oltretutto avevo litigato col mio compagno ed avrei tanto voluto fargliela pagare.
    
    L’uomo mi chiese se potesse invitarmi a cena ed io garbatamente rifiutai, dicendogli che sarebbe stato impossibile visto che ero impegnata, insomma me la tirai un pò.
    
    Sembrava finita lì, lui entrò dal medico e dopo una decina di minuti uscì, salutò ed andò via. Dopo una mezz’oretta, finito dal medico, a mia volta uscii e sorpresa, lo trovai fuori ad attendermi!
    
    Finsi di non vederlo, ma lui mi chiamò ed io non potei più fingere. Mi chiese di offrirmi un caffè e accettai.
    
    Chiacchierammo un pò e tornò alla carica invitandomi a cena la sera stessa, visto che lui si doveva fermare in zona anche per la notte per lavoro. Questa volta accettai, ma avevo deciso di non “dargliela”, volevo solo scroccare una cena, come una sorta di vendetta verso il mio compagno.
    
    Ci accordammo per la sera alle 21 e ci salutammo.
    
    Io ...
    ... indossai un tailleur scuro a righine bianche, maglia e gonna sulle ginocchia, e come intimo brasiliana e reggiseno neri. Qualche minuto dopo le 21 venne a prendermi e mi condusse in un ristorantino in collina. Fu una serata piuttosto piacevole, mangiammo bene e la conversazione fu scorrevole e tranquilla. Mi disse di avere 65 anni, di essere sposato, di avere 2 figlie ormai grandi e che tra breve sarebbe andato in pensione. A mia volta lo misi al corrente del mio lavoro di cameriera ai piani in hotel, di avere un compagno e, mentendo spudoratamente, di non aver mai tradito il mio lui.
    
    Era quasi mezzanotte, risalimmo in auto e ci avviammo quando mi disse chiaro e tondo che voleva portarmi nella sua camera d’albergo per scoparmi tutta la notte, ma io non volli e lui la prese veramente male al punto che non mi parlò più per un bel po’ di minuti. Però, con il passare dei minuti mentre mi accompagnava a casa, il mio essere troia iniziava a venire a galla sempre più prepotentemente e cominciai ad avvertire una sensazione di umido tra le cosce. Mi chiesi, tra me e me, perché mai non trombarmi questo tizio che l’indomani sarebbe ripartito e che non avrei visto mai più. E così lasciai cadere ogni inibizione.
    
    Senza vergogna né ritegno gli dissi di aver cambiato idea e di voler fare sesso con lui…… mi guardò allibito, quasi incredulo e fece per svoltare per andare in albergo. Io gli dissi che mi eccitava di più farlo in macchina e così ci recammo in un posto appartato dove fermò la ...
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