1. Le mie Puttane


    Data: 09/02/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: superprocione, Fonte: RaccontiMilu

    ... grilletto e lei mostra di gradire parecchio il trattamento perché si dedica con maggiore passione al mio cazzo. Dopo qualche minuto smetto e lei mi chiede: – Dove vuoi venire? In bocca o in figa? Io le verrei addosso, in bocca, in figa, sulle tette, in mano’ ma le dico: – In figa, ma da dietro’ – Va bene, ma stai giù che ti vengo sopra io e me lo metti da dietro stando sdraiato Non posso certo negarmi e lei scivola con la figa verso il mio cazzo, se lo prende in mano e lo accompagna dolcemente verso la figa. Lo struscia un po’ sulle labbra della figa e poi se lo infila dentro (l’Aids era di là da venire e in albergo, dove ci si poteva lavare, spesso si scopava senza preservativo, cosa impensabile oggi). A questo punto comincia a cavalcarmi e io le vedo il culo andare su e giù e il cazzo entrare e uscire dalla figa. Cazzo! Che goduria! Questa puttana sa come si scopa e sa fare il suo lavoro! A me però &egrave restata la voglia di una pecorina e quando glielo dico lei si toglie lentamente il cazzo dalla figa, si mette a quattro zampe davanti a me e mi dice: – Dai scopami, mettimelo dentro e sbattimi! Non me lo faccio ripetere, glielo infilo su per la figa e prendendola per i fianchi comincio a a sbatterla furiosamente. Lei sembra godere e comunque continua ad incitarmi e – che sia vero o no che sta godendo – a me piace moltissimo. Finalmente le sborro in figa e dopo averle dato gli ultimi colpi mi sdraio disfatto sulla schiena. Lei si gira, si avvicina al cazzo e mi ...
    ... sussurra: – Adesso lo pulisco un pochino’ – e se lo prende in bocca leccandolo tutto, pulendo tutta la cappella e succhiando fuori le ultime gocce di sborra. Poi mi guarda e si lecca le labbra! Che gran meravigliosa puttana! Ci rivestiamo e la riaccompagno al suo posto sul marciapiede ripromettendomi di venire a trovarla al più presto. Come potete immaginare, non appena ne ebbi la possibilità ritornai al marciapiede dove sapevo di poter trovare Silvia. Eccola. Al solito non &egrave appariscente, la gonna al ginocchio, la camicetta di seta chiara. Mi riconosce non appena accosto e abbasso il finestrino. – Ciao! – mi saluta sorridendo. – Ciao Silvia, dai sali in macchina! – le rispondo. In macchina Silvia chiacchiera del più e del meno, come se fossimo vecchi amici. Stesso albergo, stessa camera, ‘la uno’. Ma mentre sale le scale davanti a me devo trattenermi dal metterle le mani sotto la gonna’ lei mi sembra che sculetti di più della prima volta, ma forse &egrave solo la mia impressione e la mia voglia di metterle le mani addosso. Entrati in camera continua a chiacchierare, leggera e sorridente mentre si spoglia lentamente: via la gonna (appare il reggicalze bianco e le culotte bianche a calzoncino, che meravigliosa visione!), via la camicetta, via il reggiseno’ Nel frattempo anch’io mi sono spogliato e mi sto avvicinando al lavandino per le opportune abluzioni. Ma Silvia mi ferma: – Aspetta un momento – mi dice – prima faccio io e poi ti aiuto! – e così dicendo si mette al bidet e ...