Spogliata di ogni dignita
Data: 06/02/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Apocalisse, Fonte: RaccontiMilu
... cosa poi può esserci di così male, invece siamo caduti in un vortice che sembra non avere più via di uscita. Arrivato a casa vidi che la macchina di Laura era già presente mi incupii subito, rimasi un momento sul sedile a motore spento, poi presi il coraggi a quattro mani ed entrai in casa. Laura era in soggiorna seduta sul divano con un bicchiere vuoto davanti, doveva già aver bevuto qualcosa di alcolico, mi salutò in modo vago, poi con la testa fece un cenno verso la busta. ‘Mi sembra di tornare indietro di un mese, speriamo che la cosa si chiuda in fretta ‘poi noi però dovremmo farci una bella chiacchierata perché mi sono rotta di dover riparare alla tue cazzate ‘ poi alzandosi e prendendo la busta ‘ vado a prepararmi che arriva il mio magnaccia, il pezzo di merda ha ordinato che vada io ad accoglierlo sulla porta d’ingresso, certo come una zoccola che riceve il suo cliente ‘. ‘ Laura non fare così non sai quanto mi sento in colpa ‘ lei si gira con rabbia il dito indice al labbro ‘ zitto..zitto zitooo’ gridò e sali. Rimasi solo con i mei tormenti, mi riempi un bicchiere e anche io poi aspettai gli eventi. Sentivo al piano di sopra il ticchettio delle scarpe il famoso decolté con il tacco da quindici, immaginavo la mia donna andare avanti e indietro nelle stanze e prepararsi per un altro uomo, la gelosia mi si mangiava, allo stesso tempo non potevo fare a meno di vagare con i miei pensieri perversi. Poi sentii i passi scendere le scale, da prima le sue gambe inguainate in ...
... quelle calze nere trasparenti , man mano che scendeva si allungavano alla mia visione, ero estasiato, poi i laccetti del reggicalze che la facevano così sexy e puttana, per finire il bordo del babydoll rosso fuoco dove sotto spuntava ad ogni passo quel minuscolo e sottile triangolo di stoffa che gli copriva i peli e la figa, per terminare, quando raggiunse quasi il piano del soggiorno, con quelle stupendi tette spinte in alto dal reggiseno a balconcino, ciliegina sulla torta due capezzoli dritti ed invitanti. Era mia moglie, voi mi credete un idiota, ma ero orgoglioso di aver come donna questo esemplare di erotismo anche se questa sera doveva sottostare alle volontà di un’altra persona. Lei mi guardò e facendomi l’occhiolino ‘allora come ti sembra la tua puttana ‘- rimasi di stucco, forse mi aveva perdonato ‘ sei stupenda e mi rendi orgoglioso’ le dissi. ‘OK dai’ vediamo cosa vuole ‘.- la vidi più sicura ‘ comunque vada ricordati che io ti amo..’ ‘Anche io risposi ” mentre aspettavamo passammo in rassegna le possibili conseguenze. ‘Alla peggio lo mandiamo a quel paese, chi se ne frega della reputazione..’ disse Laura. Di lì a poco ci fu il suono del campanello alla porta. La sicurezza di Laura vacillò, prese due grossi respiri poi deglutì ‘è ora’ così dicendo si alzò dal divano e con passi tremolanti e insicuri si avvio verso il corridoio che portava all’ingresso. La sentii fermarsi davanti alla porta, la potevo immaginare con la mano sulla maniglia, vergogna , ansia per non ...