Spogliata di ogni dignita
Data: 06/02/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Apocalisse, Fonte: RaccontiMilu
... fartelo infilare. No cara mia meriti qualcosa di molto diverso’. ‘Non ti permetto di usare questi termini con mia moglie’ scrissi incazzato. ‘Senti bello di puttane ne potrei trovare quante ne voglio, però non vado a puttane di solito e tanto meno non ho bisogno di lei. Anzi sai cosa ti dico, quello che più mi infastidisce è la tua spocchia’da signora per bene potremmo vedere se ancora andrai in giro con la puzza sotto il naso a fare la gran donna, dopo che tutti a scuola ti avranno vista in quelle foto.’ Laura leggeva allibita ‘No, ti prego non puoi farmi questo. Ho una reputazione.’ ‘Già dimenticavo la tua reputazione. Com’è che ti potrebbero chiamare i tuo preside? La professoressa dei pompini? Come potresti spiegargli che ti sei offerta come una volgare puttana? o se vuoi glielo racconto io’ ‘Senti smettila, dimmi cosa vuoi per il tuo silenzio, dei soldi?’ ‘Sai cosa ti rende odiosa? La tua arroganza, la tua supponenza, quel tuo modo di proporti sopra gli altri. Vedrai se non te la faccio passare. Vedi credo che tu meriti una giusta punizione. Non me ne frega niente di scoparti, non ho certo bisogno di soldi. Sono convinto che tu sia disposta a fare qualunque cosa per nascondere il tuo segreto non è vero?’ ‘Non ho scelte, mi pare’ gli rispose seccata Laura. ‘No, puoi scegliere, domani mi aspetti a casa vestita da troia come quella sera sulla strada troverai tutto fuori sulla macchina del tuo cornuto’. Laura mi guardò, era indecisa dalla faccia si capiva che avrebbe ...
... volentieri mandato tutto a fanculo, però alla fine gli rispose che avrebbe fatto ciò che lui le chiedeva e chiuse il computer, si girò guardandomi con sarcasmo, ‘Intanto una scopata in più o in meno che vuoi che sia” mica ci vai tu’ Io cercai di farla ragionare ma lei si divincolo in malo modo dalla mia presa e sali in camera senza rivolgermi più una parola. Io prima di chiudere casa e salire a mia volta mi ricordai della busta e usci sul vialetto di casa, infatti c’era la solita busta sul parabrezza, come quella sera, però questa volta dentro c’era tutto il necessario per trasformare mia moglie nuovamente nella puttana di strada, solo al pensiero ebbi un’erezione da farmi male. Rientrai ancora con il cazzo duro poi la busta in salotto e sali in camera cercando di farmi passare l’erezione perché come supponevo questa sera non cera trippa per i gatti. L’indomani ci fu un colazione veloce e un saluto glaciale da parte di Laura poi ciascuno usci con la propria vettura per recarsi al lavoro. La giornata non finiva mai, concentrazione zero, tensione alle stelle, posso immaginare Laura in che stato doveva fare lezione, un senso di colpa mi assali, ancora una volta avevo offerto su un piatto d’argento la mia donna a quel pervertito del commesso del sexy shop, speravo solo che la serata si chiudeva in fretta e poi fosse finalmente finita , avevamo , avevo, fatto un piccolo errore se così si può chiamare, mi ero fatto prendere la mano nella voglia orgogliosa di esibire la propria moglie, ...