Linda la nerd – Capitolo 5
Data: 03/02/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... riunione di istituto, sono andato a prenderlo tra i suoi amici. Lui mi guardava spaventato, pensando: “adesso dice a tutti che ho raccontato un balla e mi sputtana”, ma io gli ho detto con un sorriso: “Ehi, maschione, mi sei mancato”, facendogli segno di seguirmi. Lui non sapeva se svenire o mettersi a saltare dalla gioia. I suoi amici se applaudire o mangiarsi il fegato dall’invidia. In ogni caso lui mi ha seguito come un condannato a morte segue il secondino che lo scorta alla camera a gas, forse pensando che gliene avrei cantate quattro comunque, sebbene non davanti ai suoi soci. Ci siamo chiusi in un’aula deserta, e gli ho detto che non mi andava mettesse in giro certe voci false. Lui stava per mettersi a piangere. Mi ha detto di essere ancora vergine.
Linda non riusciva a credere di cosa stesse sentendo. E ancora meno per l’interesse che provava verso quel racconto. – E… – la incitò incantata. Era dai tempi delle storie che le narrava sua nonna quando aveva tre o quattro anni che non aspettava con tanta partecipazione la conclusione della vicenda.
Tania sollevò le spalle, come se fosse stata normale routine. Un’altra noiosa giornata d’ufficio. – Beh, mi dava fastidio che raccontasse una storia falsa su di me, quindi l’ho resa vera. Gli ho abbassato le mutande, l’ho sdraiato a terra e l’ho cavalcato. Sì, nulla di che, in effetti: era talmente eccitato che credo sia durato fino al quarto colpo. Comunque, è stato soddisfacente vedere il bianco dei suoi occhi ...
... mentre mi veniva dentro, la bocca aperta come se stesse avendo un’apparizione. Mi ha divertito così tanto che, quando si è ripreso, gli ho fatto un pompino contro un muro. – Tania sorrise divertita. – Il bastardello mi ha giurato amore eterno, dopo quella volta, e in un paio di occasioni gli ho chiesto dei favori, ripagandolo in natura. Penso che se gli promettessi una pompa, salterebbe nel fuoco pur di averla.
Linda era affascinata dall’idea di comandare gli uomini con il proprio sesso. Ne aveva sentito parlare. Si era sempre chiesta se fosse davvero possibile, ma Tania aveva fugato ogni dubbio. – E… com’è… a livello… – balbettò, curiosa. Si era sempre chiesta come ce l’avesse uno come Adriano, un leader nato.
– Com’è messo a cazzo? – disse Tania, togliendola dall’imbarazzo di completare la frase. – O come amante? Onestamente, non ce l’ha più grande di quello di Tommaso, che è un bravo ragazzo e tutto il resto ma se la natura gli avesse aggiunto un qualche centimetro in più non mi sarebbe dispiaciuto. Come amante… beh… – non aggiunse altro a parole, ma dalla smorfia e dal movimento circolare delle mani Linda capì che era più simile a quello che l’aveva scopata in giardino che all’uomo che l’aveva amata in quel letto.
– Comunque, cosa dicono? – domandò Tania, tornando al messaggio che Linda aveva ricevuto.
– Oh. – fece quest’ultima, che a parlare di Adriano aveva completamente scordato perfino il telefono che impugnava ancora. Toccò l’immagine e si aprì la pagina ...