Laragazza troppo bella - Parte 10
Data: 01/02/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti
... e cominciò a far finta di non vedere. Arthur nelle sue amanti sparse per il mondo trovava lussuria. Non voleva ne cercava amore. Solo e semplicemente lussuria.
Il cancello si apri e la macchina entrò silenziosamente nel viale. Scesi e vidi Arthur sulla veranda. Era in vestaglia e teneva in mano una tazza di tè. Ne beveva a litri. Sorrise con tutti i denti quando mi vide e con il suo britannico accento disse " Amore, che bello rivederti...". Sorrisi a mia volta ed andai ad abbracciarlo. Le mie due guardie del corpo rimasero nei pressi della macchina. Arthur mi portò all'interno di una sontuosa casa, decorata nei minimi dettagli, open space per lo più con larghe vetrate che davano sul giardino dove c'era una piscina che contrastava sul verde del prato. "Tè?" mi chiese? Acetai volentieri e mi sedetti dopo aver tolto la mia giacca. Avevo un corto vestito color cremisi. I cappelli raccolti in un sapiente chignon che mi dava l'aria della maestra, il che non falsava col trucco meticoloso. Mi domandavo perché volesse vedermi. Di solito telefonava. Insisteva tanto per vedermi e poi si accontentava di qualche mia ragazza. O di piu di loro. Questa volta mi aveva detto che aveva l'esigenza di vedermi. Speravo di non dover fare sesso con lui. Il suo problema era un altro. Al grande Arthur, prode scopatore della nazione inglese, non gli si alzava più! Me lo disse con delicatezza. Lo disse a me, non al suo medico a Londra, non al suo psicologo, non al suo amico, lo disse a me. Io ...
... Monica, Bosslady per tutti oramai, non contavo, non valevo abbastanza da vergognarsi dinnanzi a me, ero sua confidente cosi forse come lo è stato lo schiavo nella fattoria isolata del suo padrone. Era per quello che avevo costruito la mia fortuna. Arthur non lo sapeva, ma avevo parecchi filmati di lui in azione con me o con le mie ragazze. Facevo quei filmati non per ricattare nessuno, ma magari per essere protetta. Lo scandalo diventa tale quando riguarda alte sfere. Se non lo fa, è banale cronaca. Ovviamente, conoscevo i migliori dottori di Roma, quasi tutti loro clienti miei. Chiamai il primario del Policlinico di Roma e nel giro di mezz'ora mentre nel frattempo chiacchieravo con Arthur, fissò un appuntamento per il giorno dopo alle dieci con un suo collega. Arthur ne fu felice. Lo lasciai li e gli promisi di chiamarlo il giorno dopo. Avevo un altra visita da fare. L'albino.
L'albino viveva a Tor Monaca ma era spesso dalle parti di Ostia. La casa che abitava era degradata, mal tenuta. L'interno non era piacevole. Nel soggiorno troneggiava un tavolo da bigliardo, un televisore che quasi occupava tutta una parete, divani scuri dove c'erano sempre ragazzi seduti a giocare alla playstation ed a fumare. "Bosslady?" mi chiese Cristie, una delle mie guardie nere. Voleva sapere se dovevano entrare o a meno. A loro, quella banda non piaceva. Erano sempre nervose quando dovevamo andare li, ed una volta li, passavano il tempo con la mano sul calcio delle loro pistole. Il mondo da dove ...