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Prima volta anale
Data: 29/01/2022, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... minuti dopo fummo a casa sua. Mi accompagnò alla dependance per verificare che tutto fosse a posto ed io potessi alloggiare al meglio.Era situata a qualche decina di metri dalla villa padronale ed era immersa e circondata da un bosco.Nella camera a me riservata c’era sul letto una bella vestaglia da notte e su una vicina sedia l’occorrente per il giorno dopo. Nel bagno c’era tutto quanto avrebbe potuto essermi utile.Claudio, sull’uscio della camera da letto, disse “Aspetto ancora un secondo per vedere se tutto è a posto; se manca qualcosa…”Sino a quel momento era stato tutto bello e meraviglioso.Sarà stato il rilassamento del fine giornata, la vista del letto e della vestaglia trasparente appoggiata sul letto, quando improvvisamente ho ben riconosciuto il calore tipico che mi viene quando ho voglia di sesso. Ebbi persino un giramento di testa e Claudio non se n’è accorse.Mi voltai verso lui e incrociammo gli sguardiQuella serata stava accadendo qualcosa di diverso che mai e poi mai avrei immaginato nella mia vita. Ero una repressa ed ora dopo aver un compagno che mi da sesso a volontà mi ritrovo in una camera da letto a voler mostrare la mia intimità ad un altro maschio.Claudio fece un passo verso me ed io rimasi immobile come impaurita ed incapace di pensare e di reagire tanto che rimasi immobile come una statua. Pensai che volesse solo salutarmi in modo affettuoso, ma quando si avvicinò per pormi un bacio sulle guance non avvicinai il viso. Lui mi abbracciò e quello che ...
... doveva essere un abbraccio di saluto non lo fu perché durò più del necessario. Mi ritrovai appoggiata a lui a sentire la prestanza del suo corpo risvegliando vecchie e nuove sensazioni.Non so quanto tempo passò. Potevano essere minuti, secondi anni, non so. Quando mi ripresi come uscita da un incantesimo eravamo fermi guancia a guancia e con un movimento incosciente, forse guidato dall’irrazionalità, mi fece ruotare il viso ed allora la mia bocca fu sulla sua ed il mio corpo contro il suo.Gian Marco non esisteva più ed anche tutta la mia vita matrimoniale era andata nella preistoria.Il contatto tra le bocche divenne un famelico bacio. Le mie mani salirono sulle sue spalle e le sue calarono sulla mia schiena ed anche più giù.Ci consumammo in un lungo, focoso, bacio annullandoci una nell’altro.Le mie pulsioni, il mio calore ed i miei ormoni avevano scatenato il maschio.La mia mente ripeteva “No, non devi, ma il mio corpo non si sottraeva all’abbraccio anzi si spingeva in avanti per sentire il suo”Abbracciati strettamente cademmo sul lettoQuel giorno avevo scelto il reggicalze essendo più comodo quando sono fuori casa così non rischio che le calze scivolino.Le sue mani avevano già sollevato la gonna e si erano insinuate tra le mie gambe. Quando toccò la fettuccia del reggicalze per lui una fu sorpresa tant’è che si sollevò per vedere e disse “Sei uno spettacolo”Non mi sentii imbarazzata anzi pensai che quell’ intimo potesse essere giudicato come predeterminato e mi considerasse ...