1. La mia prof di inglese


    Data: 24/01/2022, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu

    ... sul suo lettino a pancia in su con le gambe leggermente aperte, mostrando la sua vagina liscia, e leggermente umida, deve essersi bagnata per il pompino che mi ha fatto, allora per ripagarla, avvicinai il mio lettino al suo più che potevo, tant’&egrave che formai un letto matrimoniale, stendendosi vicino a lei, allungai la mano per toccarla, prima sulla pancia, poi come se nulla fosse, le palpai per un pò i seni, siccome lei non protestava, allora la mano si fece coraggiosa, e si intrufola in mezzo alle sue gambe, giocando con le sue grandi labbra che sono sempre più umide, lei aveva cominciato a gemere sottovoce per non farsi sentire dai nostri vicini di ombrellone, che ognitanto ci guardavano. Poi lei ruppe il silenzio, ‘Indovina chi ho trovato al bar prima’ ‘Chi?’ feci finta di non saper di chi si tratta ‘Juliet!! La biondina che lavora alla reception dell’albergo dove alloggiamo, quella che ti ha guardato il pacco mentre ci faceva il check-in’ disse lei con la voce che trasuda di eccitazione per il ditalino che le stavo facendo ‘davvero? dove?’ chiesi io sempre fingendo ‘Al bar, dà una mano a Helena che &egrave sua zia’ ‘Anche lei &egrave nuda? l’hai vista per bene? come ti sembra?’ ‘Brutto porco, vorresti mangiartela con gli occhi eh?’ ‘Non solo con gli occhi’ risposi aumentando il ritmo del ditalino ‘comunque sì, che tette formidabili che ha, per non parlare della sua vagina’ rispose con la voce strozzata dal godimento, e poco dopo venne, squirtando sulle mie mani e ...
    ... gemendo rumorosamente, così tanto che una signora sui 40 anni del lettino vicino alzò la testa e ci osservò per un pò, poi disse al suo marito :’guarda che bella troia che &egrave quella ragazza’. Poi andammo a farci un bagno, al ritorno mi addormentai sul lettino. Mi risvegliai che erano le 5 del pomeriggio, le tre sborrate di stamattina mi hanno proprio prosciugato le forze, poco dopo Paola mi disse che era meglio andare se voleva andare a comprarsi un paio di cosette. Ci avviammo verso il parcheggio, passando per il bar, con la scusa di prendere una bottiglia d’acqua mi fermai. C’era Helena alla cassa mentre i due ragazzi stavano servendo i clienti, poi si avvicinò Juliet, con le sue mammelle al vento, grossi capezzoli neri induriti, disse:’ve ne state andando? tornate all’albergo? posso chiedervi un passaggio che sono di turno dalle 7 di sera’ ‘Si, ma prima dobbiamo andare a comprare delle cose, c’&egrave un centro commerciale qua vicino?’ rispose Paola ‘Sì. a circa 5 km c’&egrave ne uno, con dei bei negozi, visto che ho ancora tempo, se vi va, vengo con voi, andiamo al centro commerciale poi andiamo all’albergo insieme?’ ‘Si si, va benissimo’ dissi io anticipando Paola che stava ancora pensando ‘Fantastico, vado a prendere i vestiti e andiamo’ poi corse via con le tette che saltellavano su e giù ad ogni suo passo, ‘Smettila di fissarla che &egrave mia’ disse una voce da dietro di me, mi girai di scatto, mi si parò davanti Helena ‘Come tua?’ chiese Paola ‘E’ la mia ragazza, ...
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