Marta - sesso con il cuginetto superdotato del mio ragazzo - Racconti Erotici

Marta - sesso con il cuginetto superdotato del mio ragazzo

... anni ne sanno più di me, quanto del fatto che le voci fossero vere. Se così non fosse stato mi sarei trovata a molestare un ragazzino delle medie senza motivo. Inoltre questo significava fare sesso con qualcuno di inesperto, sicuramente ancora vergine, e per di più cugino di sangue del mio ragazzo. Cose che se da una parte mi preoccupavano dall’altra mi eccitavano parecchio, soprattutto per due motivi. In primo luogo, in quanto probabilmente vergine avrei potuto scopare con Mattia senza preservativo, non correndo il rischio di conseguenze indesiderate quali malattie veneree e simili ed in secondo luogo avrei dominato la situazione con l’esperienza della mia età potendo fare di lui quello che volevo.

Dopo le iniziali perplessità, il mio lui mi convinse. In fondo nei vari pranzi e cene della famiglia di Marco mi era capitato di parlarci più di qualche volta scoprendo in Mattia un ragazzo sveglio e simpatico per la sua età, anche se ancora timido. Avrebbe mantenuto il segreto. Di sicuro non si era mai risparmiato nel guardarmi le gambe o il seno, che io gentilmente gli offrivo in mostra, e nel farmi i complimenti. Ero sicura che se gli avessi dato l’occasione di divertirsi l’avrebbe afferrata al volo. Questa sua attrazione nei miei confronti, accentuata dall’interesse che ogni ragazzo della sua età con gli ormoni a mille può avere nei confronti di una ragazza più grande, unita all’idea di iniziarlo al mondo del sesso non mi dispiaceva. Inoltre le sue coetanee non avrebbero ...

... saputo prendersi cura di un cazzo come il suo, mentre io avrei saputo di certo farlo godere, vergine o meno che fosse. Decidemmo così di organizzare la cosa, ma di far sembrare tutto il più casuale e più naturale possibile.

Il mio lui non avrebbe assistito né partecipato. La prima volta saremmo stati solo io e Mattia, per non metterlo in una situazione che avrebbe potuto non capire. Dalla successiva, se tutto fosse andato come speravamo, lo avremmo reso partecipe delle nostre perversioni nella speranza di farlo diventare un nostro compagno di giochi fisso. Nei giorni seguenti ci mettemmo subito alla ricerca di un pretesto per farlo venire a casa mia. La strategia più semplice ci sembro chiedergli una mano per risolvere un problema che avevo con il computer. Ovviamente non era vero, ma Mattia è un patito di elettronica e questa ci sembrò la scusa più plausibile per non destare sospetti, anche con i genitori. Marco lo contattò chiedendogli di venire a casa mia per vedere cosa avesse il computer, poiché lui non ci capiva niente. Fissò tutto per un venerdì pomeriggio dicendogli che lui non ci sarebbe stato poiché impegnato con gli allenamenti di calcio. Tutto era nelle mie mani che non vedevano l’ora di giocare con il grande cazzo del ragazzino.

Mi preparai per l’occasione da perfetta puttana. Mi depilai la fica a perfezione, rendendola liscia come una pesca, smalto nero da troia alle unghie delle mani e dei miei bei piedini, entrambi molto apprezzati dagli uomini e come ...