Nel nome del figlio – ‘Gli amici’ (Racconto 1)
Data: 21/01/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: fantastico_scrittore, Fonte: EroticiRacconti
Premessa - Non conosco motivo preciso che ha spinto il giovane Davide a raccontarmi le sue storie, forse per sgravarsi di un peso, o forse per comprendere meglio la sua posizione, che lo vedeva spettatore involontario di una situazione paradossale che lo faceva soffrire nella medesima percentuale in cui godeva. Al centro di tutto la madre, quarantenne a cui madre natura aveva concesso un corpo mozzafiato, che lei era brava ad ‘esaltare’ con un abbigliamento curato, ed alle volte tendente all’estremo, che abbinato ad un visto e ad uno sguardo accattivante, che concedeva il pretesto di fantasticare ai più e di commentare pesantemente ai meno eleganti.
La prima traumatica esperienza qualche anno prima degli attuali 21 anni, quando due ragazzi in motorino, supportati da una mimica esplicita, rivolsero parole oscene all’indirizzo della mamma. Questa cosa sconvolse Davide in maniera marcata… poi però, qualche tempo più tardi, la grande trasformazione e la consapevolezza che le pulsazioni dei maschi potevano trasformarsi in qualcosa di eccitante. Sempre devastante ma anche eccitante. Tutto cominciava al mattino, quando Rosy si vestiva. Se pur libertina visto che amava indossare l’indispensabile e pure qualcosa meno tra le mura domestiche, il vederla vestirsi gli creava angoscia e piacere… cosa avrebbe indossato? Quanto ampia era la scollatura che aveva scelto? Quanto alti sarebbero stati quei tacchi che esaltavano le gambe? E poi quel profumo, che mamma faceva scorrere tra i ...
... seni, intingendo il tappo di vetro nella boccetta, lo faceva sempre chiudendo gli occhi, per immaginare chissà cosa. Una volta per strada poi, gli occhi di Davide erano rivolti a tutti quelli che la spogliavano con gli occhi, dalle vetrine dei bar agli autobus affollati, e per chi se la perdeva c’era l’amico che strattonando il compagno indicava mamma, spesso accompagnandosi con gesti volgari. La sofferenza di quei momenti, si accompagnava sempre di più ad un livello di eccitazione elevatissima.
Tra i protagonisti di questo perverso gioco c’erano anche i suoi amici, e se ne rese conto in diverse occasioni; la prima fu in una sessione di studio comune a casa sua, quando Rosy portò al tavolo dove i ragazzi stavano studiando delle bibite, sedendosi a capotavola dicendo che era ora di una pausa, anche il suo gioviale sorriso era tremendamente sexy. Inoltre la mamma indossava una maglietta molto lunga, evidentemente senza reggiseno e con un perizoma che tutti avevano potuto notare nei tre o quattro passaggi, sicuramente ben studiati dalla madre, nei minuti precedenti. Poco dopo che Rosy si sedette, uno degli amici iniziò a maneggiare con il telefono, mettendo poi una mano sotto al tavolo… Davide capì immediatamente cosa stava accadendo, visto che la stessa cosa la facevano con la professoressa di lettere, che era solita portare abiti molto corti… l’amico aveva attivato la videocamera del telefono, ed ora stava riprendendo le gambe di mamma… era così innaturale quella posizione, che ...