1. Viaggio erotico


    Data: 20/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Fr&Me, Fonte: EroticiRacconti

    ... cazzo in quella macchina doveva essere mostruoso. Lo succhiava piano, poi ansimava e il tremito della sua voce faceva vibrare il mio cazzo in un modo estremamente eccitante. Le ordinai di farlo ancora e ancora. Poi alzò la testa e sempre con il tono di voce di chi è in trans mi supplicò di venirle in bocca. Niente da fare, non se ne parla, eravamo solo a metà strada e avevo intenzione di portare il godimento fino a destinazione nonostante il dolore per le palle gonfie. Desiderava il mio cazzo più di ogni altra cosa al mondo, così per sbollire la situazione mi fermai per una pausa pipì. Le ordinai di togliersi le mutandine in bagno e di riportarmele in mano una volta finito. Io andai verso i pisciatoi dell’autostrada con il pacco gonfio. Sfilai il cazzo semi duro e a fatica presi a pisciare. Dato che non c’era nessuno mi feci un breve video vicino al cazzo che pisciava con la cappella gonfia in primo piano. Mi eccitano da morire tutte quelle maialate scritte sulle pareti dei bagni, quei numeri di telefono. Tornati in macchina M mi consegnò le mutandine intrise di odore femminile, umidicce, luride. Ripartimmo mentre le leccavo, lei era di nuovo eccitatissima. Me le infilai in tasca e lì rimasero. Poi estrassi il telefono e le mostrai il video di me che pisciavo. Lei impazzì, era di nuovo in trance. Mentre ansimava guardando il video le ordinai di sfilarsi scarpe e calzini, lei esegui’. Amo leccare i piedi e non volevo farmi mancare questo ...
    ... gioco, così M assunse una posizione tale da farmi avere il piede sinistro. Lo leccai dappertutto mentre lo sorreggevo con la mano destra. Ormai da fuori la visibilità era zero, peccato. Dopo il piede sinistro fu la volta del destro. Poi infilai il suo piede nelle mie mutande e mi feci un footjob da solo praticamente. Mi supplicava di fermarci a scopare ma non ne volevo sapere. Quando arrivammo finalmente a destinazione a casa sua eravamo esausti e fradici nelle parti basse. Le gambe ci tremavano e non appena entrati in appartamento la baciai a lungo. M si reggeva a malapena in piedi per quanto aveva goduto in macchina. Le ordinai di spogliarsi e di mettersi in ginocchio nella vasca da bagno. Così fece. Allora mi spogliai anch’io e sempre con difficoltà per via dell’erezione continua le pisciai finalmente sulle tette dando sfogo alla nostra fantasia del video. Era fradicia dal collo in giù. Gli occhi semi chiusi, il fiatone e il tremore davano prova della sua estasi. Glielo infilai in bocca ancora gocciolante. Lo succhio’ per pochi secondi fino a farmi esplodere: prima dei fiotti uscì una pioggia di gocce di sperma che raggiunse il suo volto in ogni dove. Poi fu la volta dei fiotti: sul collo, sulle tette, sul ventre. Le feci leccare le ultime gocce dalla cappella, poi le ordinai di farsi una doccia. Quando uscì dal bagno era ancora lì in ginocchio che ansimava e mi guardava come se fossi un pazzo, un pazzo che l’aveva tremendamente soddisfatta. 
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