ESTATE VENETA
Data: 19/01/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Voyeur
Autore: SOGNATORE_2, Fonte: RaccontiMilu
... porgendomi la sigaretta…sorrise…
“ Come scusa niente male comunque se ha d’accendere la ringrazio, ho lasciato l’accendino in camera, non vogliono che fumi”
Ci mettemmo a ridere, e lo dovevo riconoscere aveva anche un bel sorriso. Elegantissima, un tubino nero la fasciava fermandosi esattamente sopra il ginocchio; ai piedi i sandali con un buon tacco e le unghie smaltate di rosso. Al collo un filo di perle che le valorizzavano l’ovale del volto.
Poi a quel punto visto che il ghiaccio era rotto…
” Su, non si arrabbi non ho potuto fare a meno di sentireun tonante “ Smettila” . La ragazza credo sia sua figlia. Le assomiglia molto e se vale il detto figli piccolo problemi piccoli figli grandi problemi grandi vedrà che nonostante tutto le cosa andranno come vuole Lei. Non se la deve prendere e domani è un altro giorno, sono sicuro che è una donna di carattere e sistemerà tutto”
Mi ero buttato con questa frase, finale di Via col vento, parlo del film, “domani è un altro giorno” avevo scoperto le mie carte per fare amicizia, non potevo mica dirgliche l’avevo notata fin dal giorno prima mentre faceva colazione ? Si mise a ridere, le sue labbra si incresparono mostrando un bellissimo sorriso. Aveva un rossetto perlato che le rifinivano perfettamente. Dietro quegli occhiali due occhi azzurri che ridevano dandole un aria birichina. Il tubino nero che portava aveva una scollatura a taglio e da quella scollatura le perle che aveva al collo le accarezzavano sia la sua ...
... pelle ambratache la stoffa ….Continuai a chiacchierare mentre lei con quello sguardo che sembrava mi prendesse in giro:
“ Come scusa per iniziare a fare amicizia niente male è la prima volta che cercano di farla in questa maniera “
Non potevo dire altro che “ toccato” e poi proseguì…
” Accetti la buona volontà ce l’ho messa tutta ma si vede che ormai sto perdendo la mia verve”
Mi ero scoperto, ora il pallino usando un termine che si usa a biliardo era in mano sua e accettò di giocare….Però il fato mi venne in soccorso iniziarono dei fuochi d’artificio, era ferragosto il massimo dell’estate e un botto formidabile fece vibrare l’aria…l’attimo di paura …e….ci trovammo abbracciati. Quell’attimo le labbra che si sfiorano, l’alito leggero e quasi senza volere iniziammo quel gioco silenzioso che si chiama bacio…..all’inizio quel movimento simile allo sfiorare e poi partimmo con un lingua lingua da premio oscar per film osè. Voglia e lussuria si affacciarono dentro di noi in maniera spudorata. Quelle labbra scivolavano sulle mie aiutate dalla propria lingua e io non ero da meno….il suo corpo aderì al mio, era morbida e calda, sotto le mie mani le sue forme, la strinsi a me e lei cercò di aderire ancora di più. Lo dovevo riconoscere era uno schianto, donna da capo a piedi e con mia grande sorpresa il mio lui anche senza la mitica pastiglia azzurra si fece sentire. Quel bacio, modello studenti alla stazione delle corriere durante il periodo scolastico fu l’inizio di una serata ...