Riparante assolvimento
Data: 18/01/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... quello stuzzicante frangente, Macario era interamente svestito e scrupolosamente annodato alla barra del letto in ferro battuto, intanto che io principiavo con uno scudiscino a percuoterlo in modalità soffice, perfino nelle parti intime. Io sapevo che non avrei giammai potuto cagionargli del male, tuttavia lo avrei fatto certamente godere come in poche altre occasioni. Io avevo quella distinta cognizione, perché entrambi eravamo assai consci che ci stavamo scatenando ed elettrizzando oltremodo e non avremmo avuto criterio né contegno di fermarci. In un secondo tempo, intavolai la scena collocandomi sopra la sua faccia da incontrastata, rispettabile e stimata reggente, insomma d’autentica sovrana qual ero: perché bramavo avere il diversificato sentore e il contraddistinto patire, che la sua lingua accarezzasse la mia torrida fica a questo punto totalmente intrisa delle mie secrezioni. Di conseguenza mi tolsi il tanga che indossavo adagiandomi sopra di lui, che non aspettava altro. Di fronte a me avevo il suo cazzo eretto, che non attendeva altro che le mie mani lo lambissero. Proseguimmo per almeno un’ora fino a quando stabilii di svestirmi totalmente per soggiogare, conquistare e in ultimo soverchiare il mio tiranneggiato consorte al rapporto sessuale che stavo anelando.
Macario adorava essere signoreggiato e vessato da me, poiché entrambi essendo piuttosto duttili e flessibili, ci scambiavamo talvolta i ruoli, rimanendo alquanto contenti e soddisfatti al debutto del ...
... nostro primo rapporto sessuale di sottomissione. Poco tempo dopo decidemmo di sperimentare un rapporto al contrario, vale a dire dove io (Dafne), fossi stata quella lussuriosa femmina che avrebbe condotto la scena facendo da indiscussa governante e da riconosciuta trionfatrice, l’effettiva padrona e l’autentica incontrastata sbaragliatrice. Io non mi sottraevo, tutt’altro, perché volevo fargli provare qualcosa di veramente caratterizzante, di peculiare e di distintivo.
Un dopo pranzo, allorquando lui rincasò, con un’improvvisata Macario mi scovò che ero appena uscita dalla doccia. In quell’occasione avevo addosso il mio accappatoio e non appena iniziò a svestirsi mi ordinò con fare molto deciso di andare vicino a lui e di rimanere completamente nuda. Avevo afferrato molto bene le sue lascive intenzioni e la faccenda non m’urtava per nulla. Spasimavo ed ero ansiosa, di lanciarmi anch’io in un rapporto che sarebbe stato alquanto spinto e depravato, in quanto mi trovavo ad essere la sua soggiogata balia di turno. Istantaneamente mi proferì di genuflettermi di fronte a lui e, stando al gioco erotico, eseguii come Macario m’ingiunse. Progressivamente principiai a leccargli il cazzo e percepivo che per gradi diventava sempre più compatto, mi piaceva tantissimo sentirmi la donna che lui aveva sempre anelato di disporre e d’ingiungere queste azioni assai licenziose, osé e finanche mordaci. Dopo diversi minuti di spettacolare pompino, Macario mi brandì in braccio scaraventandomi sul ...