Riparante assolvimento
Data: 18/01/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Una volta, tempo addietro, la mia affettuosa amica astigiana Sveva m’aveva bonariamente biasimato e affabilmente redarguito, annunciandomi che non bisognerebbe vivere a metà nel pieno senso del termine, perché la noia e la monotonia ci segnala che abbiamo inserito una sorta di pilota automatico, cioè che ci lasciamo scorrere le cose addosso, vale a dire che vivacchiamo. Lei notava e s’accorgeva, che nella mia situazione familiare, io portavo avanti il mio rapporto personale di coppia senza troppa convinzione né con idonea credenza, per paura della solitudine e per il timore intrinseco dell’abbandono, ma che però mi guardavo sovente in giro per cercare dell’altro, mentre volevo uscire con gli amici di sempre, desiderando vogliosamente e ricercando bramosamente però d’essere altrove.
Sveva mi faceva facilmente osservare e schiettamente constatare, che il mio disimpegno non poteva altro che generare in me una pura insofferenza e una logorante insoddisfazione. Lei mi suggeriva che per sconfiggere la noia, era necessario impegnarsi e dare il meglio nella situazione attuale che vivevo, senz’aspettare che la situazione fosse stata quell’astratta e presupposta d’avere un partner perfetto. Io dovevo impegnarmi per fare crescere quanto di positivo c’era nella mia vita, dovevo modificare e ritoccare immancabilmente le mie abitudini. Sveva mi ripeteva che io avevo smesso presto di sognare, di crescere, di pormi degli obiettivi, che la mia vita era diventata statica e senza ...
... prospettive. Dovevo reagire, avevo raggiunto una stabilità, ma davo tutto per scontato: il lavoro, il coniuge, gli amici, la famiglia. Sveva mi spronava nel fare questo, sicché presi il coraggio e mi lanciai, decidendo di dare una svolta alla mia esistenza.
Il mio nome è Dafne, sono una donna di cinquantacinque anni e abito a Savona, sono accasata con Macario, un uomo di due anni più piccolo di me. Stiamo assieme da oltre vent’anni e da sempre abbiamo attribuito una notevole importanza e un’elevata considerazione al sesso nella nostra intimità. Abbiamo scoperto quanto sia bello disattendere, non osservare e in definitiva prevaricare, facendo in modo che i nostri rapporti non siano quegl’intramontabili gesti, quelle tediose azioni e quelle uniformi pose, ma che siano costantemente abbelliti, che siano pretenziosi, magari impreziositi e guarniti di qualcosa di nuovo e d’originale.
Nel momento in cui abbiamo cominciato a renderci conto che stavamo per diventare schiavi dell’abitudine, abbiamo deciso di farla finita. Un po’ per gioco, un po’ per l’effettivo desiderio di provare qualcosa di stravagante e di bizzarro, abbiamo intrapreso nel mettere in pratica una serie di rapporti sessuali molto piacevoli e appaganti. Quasi per gioco, una volta Macario iniziò a prendermi a schiaffi mentre scopavamo alla pecorina: la faccenda mi piacque abbastanza, e soprattutto entrambi godevamo come degli alienati. Capimmo all’istante, che quella sarebbe potuta diventare una nuova e moderna frontiera ...