1. Chiara ricattata – Capitolo 3


    Data: 08/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: dierre, Fonte: RaccontiMilu

    Capitolo 1: https://raccontimilu.com/racconti-erotici-sulla-dominazione/chiara-ricattata-capitolo-1/Capitolo 2: https://raccontimilu.com/racconti-erotici-sulla-dominazione/chiara-ricattata-capitolo-2/
    
    Sento le sue dita madide, scivolose, puntare e vincere la resistenza della mia fica– Ti prego fai piano ti prego… – imperterrito spinge, piegandomi leggermente in avanti, impossessandosi del mio clitoride – rilassati, spingi… fai la docile troia che poi ti concedo di andare in bagno – quelle due dita entrano fino in fondo, le gira lentamente lentamente e inizia un movimento avanti indietro e rotatorio all’interno del mio utero.Come aveva iniziato finisce, dandomi una pacca sul culo indicandomi il bagno, un “grazie” biascicato esce dalla mia bocca mentre mi dirigo ciondolando verso il bagno, accosto la porta ma sento una resistenza e senza alcun rispetto Giorgio la apre, mi fa entrare nella doccia facendomi accucciare, lo guardo perplessa– Ma… non riesco se mi guardi … ti prego almeno questo no… – è irremovibile.– Possibile che devi sempre aprire la bocca e lamentarti – si spazientisce ed inizia ad essere ancora più aggressivo – Stupida inetta, tu non hai diritto a niente sino alle 20! Forza concentrati! – Cosi mi faccio forza e inizio a spingere– Ecco brava così sei uno spettacolo… una perfetta cagna che fa i suoi bisognini… – comincia ad uscire e scivolare nel piatto doccia e sui miei piedi fino alla fine – Bene e ora ci puliamo – mi riprende Giorgio, si arma della doccetta ...
    ... e la punta a pochi centimetri dalle mie grandi labbra, gioca con l’intensità e la temperatura, sono ipersensibile in poco tempo mi porta quasi al limite, chiude tutto e mi passa un asciugamano dicendomi di andare in camera, di prendere i vibratori che mi sono stati regalati dalle mie amiche e disporli sul letto.Come un automa faccio quello che mi chiede, non riesco nemmeno a pensare che era troppo, che mi aveva umiliato abbastanza per quella foto, che non sarei andata oltre, ma non riuscivo, riecheggiava nella mia mente solo “devo fare” “ha ragione sono una troia”Arriva poco dopo con alcune cose prese dal bagno, mi posiziona a pancia su al limite del letto reclinandomi in dietro le gambe e mi fa passare sotto le spalle la cintura del mio accappatoio– Tienile cosi ben aperte e reclinate… ti manca solo il cartello buchi a 5 euro… ah ah ah – mi deride e mi rendo conto di come sono oscenamente esposta, ho un moto di vergogna, cerco di richiudere le gambe ma non riesco, sono bloccata, ho ancora la mente offuscata ma comprendo che ha usato la cintura per bloccarmi in quella posizione.In quel momento sento qualcosa di fresco e scivoloso cospargere il mio ano, le sue dita si insinuano all’interno portando con loro un pò di quel prodotto, sono tesa ho paura che mi faccia del male ma allo stesso tempo continua con quelle manovre e non riesco a contrastare, a serrare i muscoli, le sento scivolare, incomincio a sudare, a sentirmi sempre più dilatata, ogni volta sempre di più, dannazione ...
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