La svolta - Capitolo 3
Data: 10/01/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... poter avere una erezione completa, e oltretutto in balia di Serena che sadicamente strusciava il proprio sedere sopra il suo uccello. Mi chiedevo del perché Fabio non si ribellasse, perché accettasse quello che ci stavano facendo. Come fossimo stati trasportati dalla corrente ci eravamo fatti travolgere dai fatti accettando anche le conseguenze; a dirla tutta, io cominciavo a godere come una vacca, mentre probabilmente lui era contento di essere cornuto pur di far godere la propria moglie.
Dopo una ventina di minuti con la passera sotto vuoto e con la mia lingua che leccava un po’ le palle, un po’ il tronco e un po’ la cappella, Ettore si decise a farmela levare:
“Serena, vieni a dare una bella ciucciata a questi labbroni…forza levale la ventosa!”
Un senso di sollievo mi pervase non appena venne rimosso il succhia-vagina, tuttavia la vista della mia passera gonfia e lucida mi provocò una voglia matta di essere scopata. La medesima eccitazione travolse Serena che si gettò a capofitto a mangiare letteralmente la mia turgidissima passera. Nel frattempo l’uccello di Ettore entrava sempre più in profondità nella mia bocca soffocandomi e provocandomi continui colpi di tosse.
Poco dietro, Fabio, rimasto ancorato alla sua sedia, stava impazzendo con l’uccello in gabbia, la vista delle terga di Serena ingioiellata da un dildo che le riempiva il culo e soprattutto io, la sua donna, soffocata dal cazzo di un altro uomo: cornuto e umiliato!
La lingua di quel diavolo di ...
... Serena mi stava pian piano portando all’orgasmo che non tardò ad arrivare quando alla lingua si aggiunsero due dita che penetravano intimamente il mio sesso. Non feci in tempo a riprendermi che Ettore liberò la mia bocca dal suo cazzo, scese dal tavolo e prese il posto di Serena iniziando a scoparmi.
“Serena, occupati del cornuto, fagli scoppiare i coglioni!”
Ettore si era trasformato: scopava come una bestia e si lasciava andare continuamente a turpiloqui. Intanto, io continuavo a godere sempre supina sopra il tavolo, Ettore pompava con ritmo estenuante tenendomi i seni con le sue grandi mani e a tratti stringendomeli fino a strapparmi dei gemiti di dolore che si inserivano perfettamente tra le urla di piacere che liberavo quando venivo.
Serena, invece, si stava concentrando sui poveri testicoli di Fabio leccandoli e graffiandoli con le unghie. Pochi minuti dopo sentivo i rantoli di Fabio che aveva raggiunto l’orgasmo.
“Uhh sei venuto caro!!!”
Nel proferire ciò Serena rideva e si avvicinava ad Ettore, che mi stava scopando con un ritmo incessante, lo baciava sensualmente e dal collo gli sfilava la catenina alla quale era appesa la chiave del costrittore. Quindi liberava il povero uccello di Fabio e lo ripuliva con delle salviette.
Subito dopo Ettore mi fece cambiare posizione sferrandomi una violenta pacca sulla coscia in prossimità della natica sinistra:
“Mettiti in piedi Barbara! Ti voglio fottere a novanta gradi!”
Scesi dal tavolo e con le gambe ...