Maya e Alex
Data: 06/01/2022,
Categorie:
Etero
Autore: AleSte9, Fonte: EroticiRacconti
L'immagine riflessa nel grande specchio della mia camera da letto mi fa sorridere, compio un
giro su me stessa andando ad osservare con attenzione che sia tutto in ordine. Il mio
sguardo parte dai lunghi capelli scuri, passando poi agli occhi grigio azzurri che sembrano
più grandi, forse per l'aspettativa e quella punta di eccitazione che sento già. Le labbra,
naturalmente carnose, sono di un bel rosso acceso e quasi automaticamente affondo i denti
nel labbro inferiore, lasciando appena i segni prima di allargare il sorriso e continuare il mio
tour visivo. Passo alle spalle, scivolando con lo sguardo sul seno coperto da una canotta
rosa cipria, forse di una taglia più piccola del necessario: la mia terza abbondante ci sta a
malapena e il tessuto è diventato come una seconda pelle. Passo un dito sul capezzolo
destro che, quasi non aspettasse altro, si inturgidisce immediatamente facendomi sfuggire
un sospiro al contatto tra carne e il cotone della canotta.
I miei pensieri, così come le mani, vengono distratti dal campanello. Un ultimo sguardo,
prima di muovermi verso il citofono per rispondere.
M: «Si? Chi è?»
Sento una voce profonda dall'altra parte, è arrivata la mia cena.
M: «Si, primo piano, grazie.»
Lascio la porta socchiusa, mentre mi dirigo verso il divano per cercare il portafoglio nella
borsa. Un leggero bussare, la porta che cigola appena mentre si apre di più.
M: «Oh, si. Vieni pure, sto cercando il ...
... portafoglio.»
Non mi volto neanche, sono piegata verso il divano, lascio che il ragazzo osservi il mio culo,
coperto per metà da dei pantaloncini sportivi che lasciano alla fantasia davvero poco.
Sento dei passi dietro di me, un sorrisino che si allarga sul mio viso, mentre la sensazione di
essere osservata insistentemente si fa sempre più bruciante. Cerco ancora, affondando le
mani nella borsa, mentre il proprietario di quella voce così profonda si fa sempre più vicino,
così tanto da sentire il calore del suo corpo a pochi centimetri da me. Stringo le gambe,
l'eccitazione che comincia a prendere il sopravvento mentre l'uomo mi posa le mani sui lati
del culo. Mi mordo il labbro inferiore, trattenendo a stento un sorriso malizioso che non può
vedere. Sento il suo fiato caldo sulla pelle, le mani che mi aprono le natiche e le sue labbra
che si posano proprio dove inizia la stoffa dei pantaloncini. Non riesco a trattenere un
sospiro, smetto di cercare il portafoglio appoggiando le mani sul divano, piegando di più il
corpo per dargli facile accesso. Adesso è la lingua a seguire il percorso delle labbra, la sento
strofinare sulla stoffa per spostarsi in punti in cui la pelle è scoperta.
Un ansito, a metà tra la sorpresa e l’eccitazione, mi sfugge quando i pantaloncini vengono
abbassati e posso solo immaginare l’espressione dell’uomo alla scoperta della mancanza di
intimo.
Apre di nuovo le mie natiche, soffiando sul mio sesso già completamente ...