1. Il finale inaspettato


    Data: 04/01/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69

    Il ponte in teak stava asciugando. Finalmente potevo risalire a bordo senza lasciare impronte ovunque, d’altronde era tutto il pomeriggio che mi stavo ammazzando di fatica per rendere la barca immacolata. Una barca a vela di 15 metri costa davvero una faticaccia per renderla invitante e gradita, ad un equipaggio formato da persone, che spesso non si sono mai imbarcate prima.
    
    D’altronde è quello che una skipper deve fare, cercare di mettere a proprio agio gli ospiti che una volta in mare, avranno la sensazione di avere il destino nelle sue mani.
    
    Questo lo sapevo già era un equipaggio “strano”, non le solite coppie, o il gruppo di amici, attirati da una vacanza insolita, che spesso diventa l’unica, in quanto la stragrande maggioranza di loro,scoprirà, nonostante il fascino che esercita, di non essere adatti per la vita in barca.
    
    Conoscevo una delle partecipanti , era già stata una volta in barca, e aveva prenotato per una settimana, dicendomi che sarebbe venuta con due sue amiche, e quattro amici gay.
    
    Era la prima volta che ospitavo un equipaggio formato da gay “dichiarati” e sinceramente non sapevo cosa mi dovessi aspettare. Non che fossi preoccupata più del solito,per i problemi che si verificano sistematicamente,il mal di mare, l’acqua di bordo che finisce, i porti sempre pieni, le rade che sono sempre”troppo lontane” il panico che sale quando il mare diventa impegnativo.
    
    Diciamo che quella volta ero curiosa.
    
    Mentre stavo pensando a queste faccende, il ...
    ... ponte si era finalmente asciugato, entrai nel pozzetto e all’ombra del tendalino parasole mi aprii una birra e mi godetti il meritato relax, nell’attesa del loro arrivo. Come di solito succede dopo il primo sorso squillò il cellulare.
    
    “Sono Lucia, siamo arrivati alla sbarra del marina, come facciamo ad entrare”?
    
    Ecco ci siamo “la pace è finita”.
    
    Dopo qualche minuto li vidi arrivare.
    
    Scesero dalle auto e mi vennero incontro. Nel frattempo ero saltata sulla banchina
    
    e iniziammo le presentazioni. Lucia già la conoscevo, e le sue amiche erano piuttosto strane.
    
    I quattro presunti gay , tranne uno che tradiva le proprie attitudini sessuali, erano piuttosto normali, direi quasi anonimi.
    
    Gli dissi di scaricare i bagagli, e una volta saliti a bordo feci il solito breafing in cui dettai alcune semplici regole da rispettare, feci vedere le cabine, e indicai i gavoni dove potevano stivare la cambusa. Gli dissi di sistemarsi e me ne andai al bar del marina, sperando di potermi godere la mia birra in santa pace.
    
    Quando ritornai si erano sistemati, aiutati da Lucia che conosceva già la barca presero posto abbastanza in fretta, erano tutti seduti nel pozzetto a bere del vino bianco.
    
    Decidemmo di salpare subito, meta la Sardegna.
    
    Come sempre succede, passate le prime due ore di euforia per la novità, e dopo aver cenato, giunse l’ora del tramonto, e poi si piombò nel buio più totale.
    
    Qualcuno iniziò a soffrire di mal di mare, e gli altri iniziarono a pensare se ...
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